RASSEGNA STAMPA S.

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PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

martedì 6 giugno 2023

PARIGI, ISLAM, OCCIDENTE, JIHADISMO. (16-11-2015)

 


In questi due giorni che sono seguiti ai fatti criminali di Parigi il dibattito anche in sedi qualificate è stato spesso ricondotto ai problematici rapporti fra Islam e Occidente, fornendo peraltro informazioni imprecise spesso conseguenza di un approccio parziale ed etnocentrico. Questo modo di affrontare la questione credo che sia sbagliato. Non mi riferisco al solito e forse insolubile problema circa la reale natura della religione musulmana, alle diverse interpretazioni del Corano, o a come il messaggio di Maometto sia vissuto dai suoi adepti. È noto che la mancanza di una gerarchia religiosa, il cui vertice possa esprimere un punto di vista ufficiale, impedisca di individuare quale Islam – da quello più tollerante a quello più fondamentalista e antioccidentale – sia quello reale. Gli imam, peraltro, che hanno un peso notevole nella formazione dei fedeli ed esercitano su di essi una leadership spirituale, non sono  né chierici, né destinatari di una designazione, ma spesso acquisiscono questo titolo per attribuzione da parte della comunità o per auto-proclamazione, dopo aver approfondito solo lo studio dei testi sacri senza aver maturato una cultura più ampia e globale. È anche vero che sicuramente nel mondo musulmano non è maturata nel tempo la percezione della necessità di stabilire con chiarezza le relazioni fra religione e politica, condizione essenziale per lo sviluppo di principi quali la tolleranza, l’uguaglianza, il rispetto della libertà di pensiero, nonché la libertà di culto. È anche vero che la società islamica è permeata da una religione particolarmente invasiva, caratterizzata da aspetti che, travisati, possono facilmente produrre manifestazioni violente e antioccidentali. Tuttavia, tutto questo con la lotta al terrorismo non c’entra molto, in quanto le iniziative di contrasto di questa eversione criminale di matrice religiosa prescindono dalle diverse e non raramente opposte opinioni che si abbiano sull’Islam. In generale l’approccio dell’intelligence nel confronto del terrorismo è diverso da quello verso la criminalità sia comune che organizzata, in quanto il terrorismo, diversamente da altre fenomenologie illecite, ha sempre una base ‘culturale’ - per quanto discutibile e deprecabile - che deve essere oggetto di approfondimento e analisi per essere efficacemente contrastata. In altri termini i fenomeni eversivi sono sempre il prodotto sbagliato di una ideologia, della quale il movimento terrorista che ne è il promotore mira ad estenderne la condivisione quanto più possibile, cercando di creare  intorno ad essa il sostegno di un consenso. Per questo collocare il terrorismo jihadista nel contesto del confronto fra Occidente e Islam è un errore strategico in quanto equivale a favorire quella mobilitazione generale contro il mondo occidentale a cui mirano i terroristi. La sconfitta dei movimenti eversivi del secolo scorso, tutti di matrice politica, ha avuto il suo momento più importante nell’isolamento ideologico dei terroristi dal resto della comunità. Ad esempio, l’atteggiamento neutrale degli intellettuali italiani che si riassumeva nell’inciso ‘né con le Brigate Rosse, né con lo Stato’ finì per favorire i Brigatisti di fatto legittimati a combattere ‘quello’ Stato. In realtà ‘quello’ Stato doveva essere difeso, in quanto, seppur carente, assicurava una vita democratica: quando tutto questo  fu chiaro, attraverso l’isolamento ideologico, furono poste le premesse per la sconfitta dell’eversione rossa. Seppure il terrorismo jihadista abbia peculiarità proprie, le precedenti esperienze maturate nel contrasto ai movimenti terroristici di varia natura sono lessons learned (come si dice nei contesti internazionali) che costituiscono preziose esperienze di cui tenere conto. Roberto Rapaccini