RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

lunedì 5 giugno 2023

MUSEI CAPITOLINI, ROHANI, COPERTI I NUDI. (28-1-2016)


In questi giorni si sta discutendo, con spunti polemici, dell'iniziativa di occultare con dei pannelli, in occasione della visita del leader iraniano Rohani, i  nudi dei musei capitolini. Credo che la questione sia molto più banale di quanto sia stata enfatizzata. Le visite di Stato o di personalità straniere sono precedute da missioni preparatorie e incontri diplomatici nei quali vengono evidenziati tutti gli aspetti (di programma, di sicurezza, medici, conviviali, culturali, religiosi, etc.,) che possono rendere ottimale lo svolgimento dell'evento. La delegazione iraniana in proposito probabilmente ha espresso che fosse evitata al Presidente, per motivi religiosi, la vista dei nudi artistici. I funzionari italiani che hanno organizzato la visita hanno ritenuto conveniente accogliere la richiesta per ragioni di ospitalità, conformemente a quello che avviene di norma nella prassi consolidata. La scelta pertanto è stata di natura esclusivamente diplomatica, ovvero dettata dal rispetto dell'ospite. Sarebbe stato molto più controverso se fossero stati occultati i simboli che appartengono alla nostra tradizione, religiosa e culturale.  Naturalmente si può discutere sulla questione, ovvero se sia stato il frutto di un eccesso di zelo del cerimoniale; è legittimo avere pareri diversi, ma, per onestà intellettuale, l'iniziativa deve essere considerata alla luce delle prassi diplomatiche in atto, evitando  quella strumentale dietrologia che ha visto nel gesto una presunta nostra soggezione all'Islam o il ripudio della nostra tradizione artistica. Senza false ipocrisie e con un po' di cinismo si deve ricordare che queste visite sono strumentali ad accordi politici e/o economici e lo Stato ospitante ha l'interesse che il soggiorno dell'ospite straniero sia quanto più possibile gradevole; tutto, entro i confini del lecito, può concorrere al carattere proficuo della visita e al buon esito dei propositi. La diplomazia serve anche a questo. È significativo che il presidente Rohani abbia apprezzato esplicitamente l'ospitalità italiana. Ovviamente non concordo con i pregiudizi 'artistici' di Rohani, ma rispetto il suo punto di vista che è il precipitato della sua cultura e della sua religione. Peraltro, non dobbiamo dimenticare che dopo il Concilio di Trento, molte opere d'arte italiane vennero ritoccate per vestire nudità femminili, e, solo dopo delicati restauri, è stato possibile ripristinare i dipinti nella versione originale. Quanto alle critiche della stampa estera, ingenerose e demagogiche, ognuno ha il proprio stile nell'accogliere gli ospiti stranieri a casa propria e, al riguardo, la diplomazia italiana non ha nulla da imparare dai collaterali colleghi stranieri. Personalmente non ho apprezzato che il ministro Franceschini, anche in considerazione della sua posizione istituzionale di vertice di un dicastero, si sia unito al generale dissenso per l'iniziativa. Roberto Rapaccini