RASSEGNA STAMPA S.

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PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

mercoledì 7 giugno 2023

ISLAM, OCCIDENTE E BLASFEMIA (8-5-2015)

 


Uno degli aspetti più emblematici delle differenze fra Islam e cultura occidentale all'origine di tragiche conseguenze, è la diversa valutazione della blasfemia. Sono significativi in proposito l'attentato alla sede parigina del giornale satirico Charlie Hebdo, gli incidenti avvenuti in varie parti del mondo seguiti alla pubblicazione su Youtube di stralci del film su Maometto Innocent of Muslims, le tante severe condanne emesse su queste condotte offensive dai tribunali sciaraitici. I dizionari precisano che la blasfemia coincide con la bestemmia, ovvero con quelle espressioni  ingiuriose e irriverenti nei confronti di chi o di quello che è considerato sacro da una religione. La qualificazione di un'esternazione come blasfema ha ovviamente un carattere relativo alle specifiche confessioni, in quanto quello che è oggetto di venerazione per una fede religiosa non lo è per un'altra. Tuttavia, la libertà di espressione non può  mai integrare la licenza di irridere con leggerezza la sensibilità spirituale e religiosa altrui, anche se eventuali comportamenti irriguardosi non possono giustificare  come reazione omicidi o atti terroristici. Un acuto giornalista ha richiamato l'attenzione su questo passo contenuto in un testo sacro: "Chi bestemmia il nome del Signore deve morire: tutta l’assemblea lo deve lapidare. Straniero o cittadino, se bestemmia il Nome, sia messo a morte". Dalla premessa iniziale si potrebbe pensare che si tratti di un passo tratto dal Corano. L'inciso coincide invece con il versetto 16 del capitolo 24 del Levitico, e quindi,  trattandosi del Pentateuco, è contenuto nella Bibbia dei Cristiani e nella Torah degli Ebrei. Il Corano, invece, come precisano  molti intellettuali islamici, non prescrive sanzioni per chi offende Maometto anche se numerosi drammatici fatti sembrerebbero contraddire questa affermazione. Partendo da queste premesse, come è stato possibile giungere all'attuale realtà nella quale la libertà di espressione dispiega le sue potenzialità solo in Occidente? Probabilmente la risposta al quesito è nella  mancanza nella storia dei popoli arabi di un movimento analogo all'Illuminismo, che ha stabilito con chiarezza le relazioni fra religione e politica, condizione essenziale e imprescindibile per lo sviluppo di principi quali la tolleranza, l’uguaglianza, il rispetto della libertà di pensiero, la libertà di culto. A conferma di questa asserzione si ricorda che prima dell'Illuminismo la blasfemia e i movimenti ereticali erano duramente repressi anche in Occidente. La consapevolezza dell'importanza dell'apporto della ragione per orientare l’evoluzione della società ha contribuito a rendere il Cristianesimo una Fede ragionevole. Peraltro, come argomentato nell'enciclica di Giovanni Paolo II Fides et Ratio, la Fede e la Ragione non integrano termini antinomici, ma sono...le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. Al contrario l'assenza negli Stati islamici dell'esperienza storico filosofica illuministica ha favorito lo sviluppo di società teocratiche nelle quali le libertà di pensiero e di espressione subiscono evidenti limitazioni. Tuttavia, anche il culto esclusivo della ragione può alimentare un atteggiamento fondamentalista, che, nel privilegiare la materialità tangibile, preclude alla spiritualità di forzare i limiti dell'oggettività e di trascendere la realtà sensibile. Albert Einstein amava ripetere che chi non ammette l'insondabile mistero non può essere un uomo di scienza. Roberto Rapaccini