RASSEGNA STAMPA S.

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PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

sabato 3 giugno 2023

ISLAM E CRISTIANESIMO: RIFLESSIONI SULLA FIGURA DELLA VERGINE MARIA NEL CORANO E NELLA TRADIZIONE ISLAMICA (21.9.2020)

 

Fra Cristiani e Musulmani c’è un pieno accordo sulla venerazione della Vergine Maria, che è ritenuta nel Corano - che la elogia particolarmente - una donna eccezionalmente pura e santa, madre del grande profeta Gesù.  I musulmani, infatti, rifiutano la divinità di Cristo, e quindi non possono ammettere la maternità soprannaturale di Maria. Gesù, pertanto, viene esclusivamente definito figlio di Maria (Isa ibn Maryam). Maometto secondo alcune fonti avrebbe detto che ogni bambino, quando nasce, è toccato da Satana, ma questo non sarebbe avvenuto per Maria e suo figlio. È evidente l’analogia fra questa affermazione e il concetto di Immacolata Concezione. Alcuni fedeli cristiani affermano che in Egitto, a El-Zeitoun, alla periferia del Cairo, la Madonna sarebbe apparsa sul tetto di una chiesa copta. Il luogo attualmente è visitato anche da migliaia di Musulmani, che partecipano a pellegrinaggi durante i quali – ha precisato il gesuita egiziano Samir Khalil Samir nel corso di un intervista - vedendo che i cristiani aspettano questa festa per battezzare i bambini, chiedono anch’essi di battezzare i loro piccoli. In proposito sono stati costruiti due battisteri, uno per i cristiani con il sacro crisma e l’altro utilizzato dai fedeli musulmani con normale acqua. Più in generale milioni di Islamici, anche dall’Iran, si recano in pellegrinaggio presso santuari mariani come Fatima in Portogallo, Harissa in Libano, in altri luoghi di culto in Siria oltre che in Egitto. I pellegrini islamici sono generalmente donne musulmane, che chiedono grazie. In occidente tutto ciò che è soprannaturale sembra essere passato di moda; in particolare gli intellettuali non raramente ritengono che il sentimento religioso sia una cosa superata. Diversamente nelle altre parti del mondo la dimensione spirituale è ancora viva, come dimostra questo bisogno di alcuni fedeli musulmani di associarsi a forme di devozione cristiana. Probabilmente l’esigenza di rivolgersi alla spiritualità cristiana è motivata non solo dalle richieste di guarigione fisica o da altre istanze simili, ma dalla necessità di una spontanea e intima relazione con il soprannaturale che non trova adeguata soddisfazione nel formalismo dell’Islam ufficiale, nel quale le manifestazioni di fede sono programmate, le cinque preghiere quotidiane sono ad orari predefiniti e devono essere recitate osservando rigorosamente un testo già fissato. Diversamente da Allah, il Dio cristiano è padre, e già questo è il presupposto di una relazione di spontanea intimità. In Libano nel 2010 la solennità mariana dell’Annunciazione del Signore è stata proclamata festa nazionale. L’iniziativa è stata adottata dal Governo nella convinzione che una celebrazione comune potesse accrescere l’intesa tra cristiani e musulmani. Naturalmente le due religioni attribuiscono un diverso significato all’evento: per i musulmani l’Annunciazione è solo l’annuncio della nascita di un grande profeta. Queste esperienze insegnano che musulmani e cristiani sul piano spirituale possono trovare un’intesa senza rinunciare ai loro tratti identitari. Roberto Rapaccini