Fra
Cristiani e Musulmani c’è un pieno accordo sulla venerazione della Vergine
Maria, che è ritenuta nel Corano - che la elogia particolarmente - una donna
eccezionalmente pura e santa, madre del grande profeta Gesù. I musulmani,
infatti, rifiutano la divinità di Cristo, e quindi non possono ammettere la
maternità soprannaturale di Maria. Gesù, pertanto, viene esclusivamente
definito figlio di Maria (Isa ibn Maryam). Maometto
secondo alcune fonti avrebbe detto che ogni bambino, quando nasce, è toccato da
Satana, ma questo non sarebbe avvenuto per Maria e suo figlio. È evidente
l’analogia fra questa affermazione e il concetto di Immacolata Concezione.
Alcuni fedeli cristiani affermano che in Egitto, a El-Zeitoun, alla periferia
del Cairo, la Madonna sarebbe apparsa sul tetto di una chiesa copta. Il luogo
attualmente è visitato anche da migliaia di Musulmani, che partecipano a
pellegrinaggi durante i quali – ha precisato il gesuita egiziano Samir Khalil
Samir nel corso di un intervista - vedendo che i cristiani aspettano
questa festa per battezzare i bambini, chiedono anch’essi di battezzare i loro
piccoli. In proposito sono stati costruiti due battisteri, uno per i
cristiani con il sacro crisma e l’altro utilizzato dai fedeli musulmani con
normale acqua. Più in generale milioni di Islamici, anche dall’Iran, si recano
in pellegrinaggio presso santuari mariani come Fatima in Portogallo, Harissa in
Libano, in altri luoghi di culto in Siria oltre che in Egitto. I pellegrini islamici
sono generalmente donne musulmane, che chiedono grazie. In occidente tutto ciò
che è soprannaturale sembra essere passato di moda; in particolare gli
intellettuali non raramente ritengono che il sentimento religioso sia una cosa
superata. Diversamente nelle altre parti del mondo la dimensione spirituale è
ancora viva, come dimostra questo bisogno di alcuni fedeli musulmani di
associarsi a forme di devozione cristiana. Probabilmente l’esigenza di
rivolgersi alla spiritualità cristiana è motivata non solo dalle richieste di
guarigione fisica o da altre istanze simili, ma dalla necessità di una
spontanea e intima relazione con il soprannaturale che non trova adeguata
soddisfazione nel formalismo dell’Islam ufficiale, nel quale le manifestazioni
di fede sono programmate, le cinque preghiere quotidiane sono ad orari
predefiniti e devono essere recitate osservando rigorosamente un testo già
fissato. Diversamente da Allah, il Dio cristiano è padre, e già questo è il
presupposto di una relazione di spontanea intimità. In Libano nel 2010 la
solennità mariana dell’Annunciazione del Signore è stata proclamata festa
nazionale. L’iniziativa è stata adottata dal Governo nella convinzione che una
celebrazione comune potesse accrescere l’intesa tra cristiani e musulmani. Naturalmente
le due religioni attribuiscono un diverso significato all’evento: per i
musulmani l’Annunciazione è solo l’annuncio della nascita di un grande profeta.
Queste esperienze insegnano che musulmani e cristiani sul piano spirituale
possono trovare un’intesa senza rinunciare ai loro tratti identitari. Roberto
Rapaccini