RASSEGNA STAMPA S.

RASSEGNA STAMPA S.
Clicca sull'immagine
• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

PAESI DELLA LEGA ARABA

TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

sabato 3 giugno 2023

ISLAM E CRISTIANESIMO: IL DOCUMENTO SULLA FRATELLANZA UMANA PER LA PACE MONDIALE E LA CONVIVENZA COMUNE, CONDIVISO IN OCCASIONE DEL VIAGGIO APOSTOLICO DI PAPA FRANCESCO NEGLI EMIRATI ARABI UNITI (3-5 febbraio 2019) (18.9.2020)

 

Il 4 febbraio 2019 Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayeb, hanno firmato ad Abu Dhabi una dichiarazione comune che costituisce un’importante storica tappa nel dialogo tra cristiani e musulmani. Il documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune richiama l’attenzione sulla necessità di promuovere una cultura del dialogo, della reciproca conoscenza, della collaborazione comune per porre fine a qualsiasi forma di violenza di matrice confessionale e a derive belliche e terroristiche, perché la Fede - si precisa nella dichiarazione - deve spingere il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere ed amare. Viene richiesto il coinvolgimento di tutti per porre fine ai conflitti, al declino culturale e al degrado ambientale, e promuovere un’equa distribuzione delle risorse naturali.  I due leader religiosi hanno condiviso la condanna di qualsiasi pratica che minacci la vita (come genocidi, atti terroristici, traffico di organi umani, aborto, eutanasia, etc.) sottolineando l’importanza della famiglia. Le religioni non devono inoltre sollecitare sentimenti di odio, di ostilità, di estremismo, né invitare alla violenza.  La dichiarazione qualifica la libertà di religione come diritto di ogni persona, condannando qualsiasi costrizione e discriminazione. Vengono trattati anche aspetti di carattere sociale come la pari considerazione della donna e l’importanza delle istituzioni di formazione dei giovani come scuole e università. Dal documento si percepisce la necessità che la tolleranza verso le altre fedi prevalga su qualsiasi impulso volto a privilegiare in maniera iniqua la propria religione. La tolleranza per le scelte religiose e politiche individuali degli altri nella cultura giuridica occidentale trova fondamento nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, non riconosciuta dagli Stati arabi i quali, in maniera specularmente contraria, ritengono che le posizioni giuridiche soggettive individuali debbano essere sacrificate in favore delle esigenze della comunità islamica. Questa convinzione ha portato all’elaborazione della Dichiarazione Islamica dei Diritti dell’Uomo, scritta per rapportare i diritti e le libertà individuali alle esigenze religiose e culturali dei Paesi islamici. La tolleranza correttamente interpretata non è passiva sopportazione ma riconoscimento della pari dignità dell’altro. In questa prospettiva la diversità può costituire motivo di arricchimento e di pacifico confronto nel quadro del rispetto dei principi concordati nella dichiarazione comune. Naturalmente ora è di importanza essenziale una capillare attività per favorire fra i rispettivi fedeli una conoscenza e la condivisione dei contenuti del documento e delle motivazioni che ne costituiscono il presupposto. In proposito, per meglio definire la portata dell’accordo nel mondo musulmano va precisato che l’università di Al-Azhar, rappresentata dal Grande Imam Ahmed Al-Tayeb, sebbene goda di particolare autorevolezza in quanto può essere considerata la massima espressione del pensiero giuridico e teologico islamico sunnita, tuttavia non è un’autorità sovraordinata in grado di manifestare posizioni ufficiali, considerata l’assenza nell’Islam di una struttura di vertice. Roberto Rapaccini