RASSEGNA STAMPA S.

RASSEGNA STAMPA S.
Clicca sull'immagine
• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

PAESI DELLA LEGA ARABA

TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

sabato 3 giugno 2023

IL LIBANO. CONSIDERAZIONI GENERALI (13.8.2020)

 

Com’è noto il 4 agosto u.s. Beirut è stata dilaniata da violentissime esplosioni, la cui micidiale onda d’urto ha distrutto il porto e buona parte della città. Nell’immediatezza del fatto è sembrato evidente che l’evento fosse imputabile a negligenze e incuria nella gestione di un deposito nel quale era stoccato materiale ad alto rischio (in particolare una quantità ingente di nitrato di ammonio, sostanza utilizzata prevalentemente per produrre fertilizzanti). Nello stesso tempo, nell’ipotesi di concause dolose, sono apparse subito improbabili rivendicazioni attendibili, considerata la indiscriminata gravità dell’atto. Qualora fosse stato un attentato, infatti, non ci si attendeva che qualcuno avesse il coraggio di rivendicarne la paternità. In termini simmetricamente opposti la realtà dell’attentato sarebbe stata difficilmente ammissibile da chi lo avesse subito: sarebbe stato un grave riconoscimento di vulnerabilità. Tornano alla mente le devastazioni della guerra civile che dal 1975 al 1990 – quando le componenti etniche e religiose si sono aspramente combattute - ha devastato questa terra un tempo definita la Svizzera del Medio Oriente. La collocazione del Libano nel contesto mediorientale è la causa del suo fortunato e poi maledetto destino. La multiculturalità, la presenza di almeno 18 diverse confessioni religiose, la multietnicità, sono infatti all’origine della sua precarietà. Indubbiamente un elemento di elevata instabilità politica è la presenza istituzionale di Hezbollah, il movimento fondamentalista islamico di fede sciita, alleato dell’Iran e nemico giurato di Israele. Gli Hezbollah, pur strutturati come un partito politico, sono dotati di un’ala militare molto attiva, che ha spinto molti Stati occidentali e organizzazioni internazionali a considerare terroristica la sua matrice. Si costituirono nel 1982 con il dichiarato obiettivo strategico di contrastare con ogni mezzo l’ingerenza israeliana. La creazione dello Stato del Libano si ebbe a seguito della dissoluzione dell’Impero Ottomano[i]. Il Libano, essendo nato dall’unione di zone eterogenee, è sempre stato politicamente e militarmente debole: spesso sul suo territorio si sono trasferite e consumate fasi di conflitti fra altri Stati[ii]. La Siria degli Assad, animata da propositi nazionalistici, ha sempre rivendicato un’egemonia di fatto su quell’area, non riconoscendone l’autonomia in virtù del suo pregresso potere sulla regione. Il Libano, nonostante l’esiguità territoriale e la fragilità politica, è sempre stato oggetto di una particolare attenzione da parte dei mass-media e dell’opinione pubblica, che trova fondamento nell’essere il risultato di un’alchimia socio-religiosa[iii], che si concreta nella convivenza di diverse identità religiose, tutte integrate nel tessuto sociale e consapevoli della loro reciproca necessità. Nel Libano multiconfessionale anche la comunità cristiana è integrata nella società: da questo punto di vista la realtà libanese potrebbe essere un modello avanzato per una auspicata futura evoluzione della società musulmana verso formule interreligiose. Questa tragedia dalle cause incerte si colloca in un momento in cui il Libano vive una grande e drammatica emergenza sociale ed economica. La gravissima crisi del Libano, aggravata da quest’ultimo evento, è destinata a ripercuotersi anche sulla sicurezza del Mediterraneo. Roberto Rapaccini

 


[i] Dopo la dissoluzione dell'Impero ottomano al termine della Prima guerra mondiale, di fatto ratificando l'accordo Sykes-Picot fra Gran Bretagna e Francia (16 maggio 1916), la Società delle Nazioni con un mandato affidò al controllo della Francia la Grande Siria (che comprendeva le cinque province che oggi costituiscono il Libano).

[ii] Anche il conflitto siriano è spesso sconfinato nei territori libanesi.

[iii] Andrea Riccardi (nella prefazione al libro: Riccardo Cristiano e Samir Frangieh, Il giorno dopo la primavera, Messina, 2012).