1. L’espressione 'Allah Akbar' costituisce una delle principali frasi
comunemente usate dai musulmani, con la quale si apre il richiamo alla
preghiera e che viene, purtroppo, a volte utilizzata anche da chi con la vera
fede ha poco a che fare e si macchia di crimini contro l’umanità. Innanzitutto
è più corretto dire 'Allah-u akbar' anziché 'Allah akbar', in quanto i nomi
arabi si declinano e 'Allah-u' è la forma nominativa di 'Allah'. 'Akbar'
significa grande. Tuttavia la traduzione italiana della frase come 'Dio è
grande' non è corretta da un punto di vista grammaticale; sarebbe più corretto
tradurre la frase 'Dio è il più grande'. L’errore su cui si cade sta nel grado
dell’aggettivo 'akbar', che non è positivo ma comparativo; se fosse positivo
dovrebbe dirsi 'Allah kabir'. L'aggettivo al comparativo in arabo non è
preceduto dall'articolo ma si ottiene cambiando la forma base dell’aggettivo al
grado positivo (nel caso specifico da 'kabir' ad 'akbar'). Quindi la traduzione
letterale di Allah akbar non è Dio è grande, bensì Dio è il più
grande.
2. Ho notato che il nuovo sindaco di Londra, di origine pakistana e islamico,
si è presentato ai suoi elettori e ha tenuto il suo primo discorso in un
abbigliamento 'casual' e soprattutto senza cravatta; questo mi è sembrato in
contrasto con lo stile dell'abbigliamento maschile degli inglesi, molto formale
e stereotipato nelle occasioni ufficiali, nelle quali è prescritto generalmente l'uso
della cravatta. Poi mi sono ricordato, ma non so se questo sia il caso del sig.
Sadikh Khan, che l'Islam non considera con favore l'uso della cravatta (in Iran
è decisamente sconsigliata), in quanto il nodo richiamerebbe la croce cristiana
ed inoltre la cravatta simboleggerebbe la corruzione del mondo occidentale.
Comunque è più probabile che l'abbigliamento informale di Sadiq Khan sia
scaturito da esigenze più casuali, o che in ogni caso non abbiano a che fare
con la sua professione religiosa, considerato che il neo sindaco sembra animato
da uno spirito laico e interreligioso, e che viene da una comunità, quella
pakistana, molto integrata nel Regno Unito. In proposito, per chi non lo ha
visto, con l'occasione consiglierei di vedere il film, di Damien O'Donnel 'East
is East', un film sulle realtà multietniche nelle periferie britanniche con
riferimento alla comunità pakistana. Molto piacevole e interessante. Roberto Rapaccini
Grammatica del mondo islamico, Medio Oriente, dialogo interreligioso, interetnico e multiculturale, questioni di geopolitica, immigrazione.
lunedì 4 gennaio 2021
CURIOSITA' (8-5-2016)
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