RASSEGNA STAMPA S.

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PAESI DELLA LEGA ARABA

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La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

lunedì 4 gennaio 2021

SADIQ KHAN, NEOSINDACO DI LONDRA (10-5-2016)


Si discute molte in questi giorni dell'elezione del laburista Sadiq Khan come sindaco di Londra. I media, con opposte valutazioni, si sono soffermati sulle sue origini pakistane e soprattutto sulla sua dichiarata confessione religiosa di islamico praticante. Indubbiamente, anche se questo non deve essere di per sé fonte di pregiudizi, non si può negare che un sindaco musulmano in una capitale europea susciti curiosità ed esuli dalla normalità; diversamente il quotidiano britannico The Guardian, forse per eccesso di laicità, nel dare la notizia, ha messo in secondo piano la fede islamica.  In effetti, in un momento come questo  in cui vi è un aperto scontro fra occidente e fondamentalismo musulmano, che si concreta in tanti fatti inquietanti, come gli eventi bellici negli scenari mediorientali e in Libia, o la recrudescenza del terrorismo di matrice islamica, o i farneticanti proclami dello Stato Islamico circa una prossima conquista delle capitali europee, e in ultimo, nella nota, controversa e provocatoria profezia contenuta nel famoso libro 'Sottomissione' di  Michel Houellebecq circa una progressiva e silente islamizzazione dell'Occidente, l'opzione dei londinesi può evocare prospettive suggestive. Tuttavia, esaminando i fatti con meno emotività, l'elezione di un islamico pachistano a sindaco di Londra - e in particolare di Sadiq Khan, - sembra nella sostanza un fatto abbastanza   prevedibile. Innanzitutto, il Regno Unito è l'unico Paese europeo, o uno dei pochi, nel quale, a differenza degli esempi negativi di Francia e Belgio, le politiche di integrazione di comunità di etnia extraeuropea hanno avuto successo. Probabilmente, grazie alla creazione del Commonwealth come area geopolitica comune di Stati ex appartenenti all'impero britannico, che ha consentito ai Paesi che ne fanno parte di mantenere collegamenti politici e culturali e di interagire in maniera privilegiata con il Regno Unito, si è realizzato nel tempo il progressivo inserimento di elementi provenienti da regioni esotiche in maniera fisiologica e normale nel tessuto sociale inglese.  Fin dai miei primi brevi soggiorni da ragazzo a Londra, o in altre città inglesi, ricordo che era molto frequente imbattermi nei rapporti quotidiani, negli uffici, nei pubblici servizi in persone di origine extraeuropea. Forse fra i tanti controllori provenienti dal subcontinente indiano che prestavano servizio sui bus inglesi, i famosi double-decker rossi, avrò incontrato un antenato del sig. Khan. In quei tempi in Europa non si vedevano facilmente asiatici o africani, o, se si incontravano, avevano completamente abbandonato - se non rinnegato - la cultura di provenienza, mimetizzandosi fra gli europei. Dal punto di vista dell'integrazione l'Inghilterra sembrava un'isola felice, anche se successivamente, a causa di discriminazioni sociali, in quartieri periferici di Londra o in altre città ci sono state tensioni che hanno coinvolto comunità extraeuropee e che sono sfociate in gravi scontri con le forze di polizia. Queste turbative, considerata la complessità dei sistemi e dei grandi aggregati urbani e i momenti di grave crisi economica che stiamo vivendo in questi anni, possono tuttavia essere considerate 'fisiologiche'. Tornando all'elezione di Sadiq Khan, va tenuto presente che la comunità musulmana a Londra è   tra le più numerose in Europa (corrisponde al 40% degli islamici che vivono in Inghilterra e nel Galles). Mezzo milione dei musulmani inglesi sono di origine pakistana ed il 40% di loro risiede nella capitale inglese, dove pertanto anche la comunità pakistana è una presenza molto significativa. Quindi da questo punto di vista l'affermazione del sig. Khan non può essere considerata una sorpresa. Tuttavia il neosindaco in passato ha vissuto momenti di tensione con i suoi correligionari estremisti: per le sue posizioni a favore dei matrimoni omosessuali ha ricevuto una fatwa e minacce di morte. Per il neo sindaco il radicalismo e le manifestazioni fondamentaliste in Gran Bretagna sono la conseguenza della disoccupazione, dei servizi inefficienti, delle ingiustizie sociali, della mancanza di volontà di formulare soluzioni a queste carenze; in passato ha dichiarato che "per troppo tempo i governi che si sono succeduti in Gran Bretagna hanno tollerato la segregazione" (da "l'Occidentale" del 7 maggio us). Anche se un po' generiche, poco chiare, e caratterizzate da una demagogia poco rassicurante, queste affermazioni presuppongono la volontà di un intervenire per rimuovere le affermate discriminazioni, e sono in linea con la l'ottica socialdemocratica laburista. In proposito, i laburisti, nonostante il predecessore di Khan fosse stato eletto nelle fila dei conservatori, sono a Londra molto strutturati e solidi.  Nel corso della campagna elettorale, quando secondo i sondaggi i consensi nei confronti di Khan erano in sensibile ascesa, ambienti conservatori lo hanno apertamente accusato di essere legato all'estremismo islamico per aver avuto incontri con personaggi legati al radicalismo inglese, come l’imam Suliman Gani, presunto simpatizzante dell'Isis. Questa accusa si è poi rivelata un boomerang, e forse ha inciso sulla sconfitta del suo antagonista conservatore, il sig. Zac Goldsmith, che peraltro non era una personalità di particolare spessore politico. Agli elementi di cui si è detto va aggiunto il brillante curriculum politico e professionale del candidato pakistano, che è un noto avvocato specializzato nella difesa dei diritti umani, nella tutela delle garanzie dei cittadini, in diritto del lavoro. Come esponente politico ha avuto un incarico ministeriale nel governo di Gordon Brown e, dopo le sue dimissioni come capo del Partito Laburista, ha gestito la campagna elettorale di Ed Miliband. Pertanto il sig. Khan ha potuto contare per la sua elezione su un'ampia base elettorale a carattere trasversale. Sicuramente si tratta di un politico scaltro, che dovrà essere giudicato in base a come svolgerà questo importante mandato. Sarà interessante constatare se la sua fede musulmana influirà sul suo operato, considerato il tradizionale carattere spiccatamente laico dell'ambiente londinese. Roberto Rapaccini