RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

lunedì 14 dicembre 2020

PAPA IN EGITTO, MONITO SU FEDE VIOLENZA. CON AL-SISI PASSO SU CASO REGENI (5 maggio 2017)

 

Il motto della recente visita di Papa Francesco Pellegrino di pace in un Egitto di pace riassume i molteplici livelli del viaggio, che ha avuto un contenuto politico ed ecumenico oltre a quello pastorale. In Egitto il Pontefice ha incontrato Ahmed Al Tayeb, imam di Al Azhar, il più prestigioso centro dell'Islam sunnita. Animato dalla realpolitik religiosa, papa Francesco ha esaltato gli elementi comuni che uniscono le due fedi, sottolineando la stessa base teologica. I due leader si sono poi trovati d'accordo sul ripudio della violenza come strumento di proselitismo. Il rapporto fra Islam e violenza resta un tema molto delicato, come anche le differenze fra i due monoteismi. Il paradiso è sulla punta delle nostre spade recita una Sura del Corano. L'interpretazione letterale dei versetti coranici che incitano all'intolleranza è uno degli aspetti più problematici: anche nell'Antico Testamento sono presenti affermazioni violente, che per una retta comprensione vengono però contestualizzate dall'applicazione del metodo storico-critico alle Scritture. Negli Stati che si proclamano laici nonostante il potere sia nelle mani di una maggioranza musulmana non è ancora ipotizzabile che le istituzioni abbiano un carattere neutro, ovvero che mantengano un'equidistanza a garanzia di un'effettiva libertà religiosa. A causa della natura invasiva e ideologica dell'Islam la fede difficilmente può essere separata dalla politica, e gli effetti delle scelte religiose non possono rimanere confinate nella sfera individuale. Una convivenza paritaria inoltre non può esserci laddove una fede dominante autorizzi l'esistenza di un'altra. Il Papa ha avuto anche un incontro informale con il presidente Al Sisi: con ogni probabilità nell'occasione si è parlato anche del caso Regeni. Il regime egiziano si colloca nel solco della tradizione nazionalista e militarista che ha avuto in Nasser il suo precursore. L'Egitto non è uno Stato democratico, anche se Al Sisi si impegna a combattere qualsiasi forma di fondamentalismo. Su questa base è stata presa la controversa decisione di mettere al bando il movimento dei Fratelli Musulmani. Il tema più sensibile dei colloqui con il Presidente è stato il problema delle garanzie a tutela della comunità copta, che include l'8% della popolazione egiziana. Per la loro storia i copti sono parte dell'identità nazionale. Tuttavia, vittime di gravi attentati jihadisti, i copti si sentono minacciati e fortemente in pericolo. La divisione e la disgregazione del tessuto sociale sono l'obiettivo della strategia divisiva delle sanguinose iniziative terroristiche dello Stato Islamico. In Egitto papa Francesco, oltre ad aver tenuto il suo intervento alla presenza di altri leader e patriarchi come quello di Costantinopoli Bartolomeo, ha incontrato in un momento di fraternità e preghiera Tawadros II, capo della Chiesa ortodossa copta. Come confermano le iniziative del Papa un reale dialogo inter-religioso ed ecumenico inizia con il pieno riconoscimento della pari dignità dell'altro. Roberto Rapaccini