RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

giovedì 26 novembre 2020

LE PROSSIME ELEZIONI EGIZIANE E I CRISTIANI COPTI (2/3/2018)

 

Le vicende dell’Egitto vanno seguite con attenzione: l’esperienza storica ha spesso dimostrato che tutto quello che avviene in quel Paese, epicentro del mondo arabo, poi si diffonde nel resto della regione. La Primavera araba, punta avanzata della crisi dell’Islam politico, ebbe inizio in Tunisia, ma dopo la rivolta egiziana del 2011 cominciò ad interessare con effetto domino gli altri Stati.  A fine marzo si svolgeranno le elezioni presidenziali che porteranno con molta probabilità al conferimento di un nuovo mandato al gen. Al-Sisi (forse sarà sufficiente il primo turno). Il leader non sembra avere rivali: con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale gli sfidanti o hanno abbandonato la candidatura spontaneamente o sono stati in qualche modo obbligati a farlo. La società civile, dopo i disordini degli anni passati, teme una destabilizzazione: questo timore spinge ad optare per la continuità dell’attuale governo che, nonostante la mancanza di democrazia e le insufficienti riforme economiche, garantisce sicurezza e stabilità.  L’affermazione di Al-Sisi viene vista con favore dai circa 8 milioni di cristiani–copti, ovvero il 10% della popolazione. Questa minoranza, vittima di violenti attacchi jihadisti, si sente da sempre protetta dai regimi militari che fin dai tempi di Nasser con il loro indirizzo laico hanno consentito alla comunità cristiano-copta di integrarsi nella vita del Paese. Il buon rapporto fra il regime e i copti si fonda su un reciproco riconoscimento di leadership, quella spirituale del patriarca e quella politica del presidente. Per questo presumibilmente i copti appoggeranno la rielezione di Al-Sisi. Roberto Rapaccini