RASSEGNA STAMPA S.

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PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

domenica 29 novembre 2020

LA NUOVA STAGIONE TERRORISTICA IN AFGHANISTAN (29/1/2018)

 

Un nuovo atto terroristico si è verificato a Kabul oggi 29 gennaio presso un’accademia militare dove un commando di cinque uomini ha ingaggiato uno scontro a fuoco con i soldati. L'azione terroristica - il cui primo bilancio è superiore ad una decina di morti - è stata rivendicata dall'Isis. La capitale dell’Afghanistan continua ad essere teatro di gravi attentati dopo l’esplosione dell’autobomba del 27 gennaio scorso che ha causato la morte di più di cento persone: questo sanguinoso progetto criminoso è stato attuato da un gruppo di militanti talebani. L’Afghanistan acquistò la piena indipendenza dal Regno Unito nel 1919 a seguito della conclusione della terza guerra anglo-afghana. Dopo un affrettato tentativo di occidentalizzazione, dagli anni ‘30 agli anni ‘70 si sono avvicendati regimi che hanno continuato una prudente modernizzazione del Paese. La Costituzione del 1964 avrebbe dovuto istituire una democrazia parlamentare, ma i contrasti tra le forze politiche ne impedirono l’attuazione. Nel 1973 ci fu un colpo di Stato di militari ispirato da esigenze di riforma che tuttavia rimasero disattese. Nel 1978 un nuovo colpo di Stato portò al potere il segretario del Partito comunista; il nuovo regime era fortemente osteggiato dai ceti islamici tradizionalisti e combattuto da una guerriglia da essi alimentata. Questa situazione di confusione istituzionale motivò l’intervento militare sovietico nel 1979, a seguito del quale fu nominato primo ministro B. Karmal. Questo governo non ottenne il riconoscimento internazionale: l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite votò a larga maggioranza una risoluzione che deplorava fortemente le iniziative dei militari sovietici chiedendone il ritiro. Le gravi perdite subite a seguito delle veementi azioni di guerriglia dei mujaheddin, inquadrati su base etnica e territoriale, e l’isolamento internazionale nel quale venne a trovarsi l’URSS, determinarono il graduale disimpegno sovietico, che si concluse nel febbraio del 1989. Dopo alcuni anni di guerra civile e di incerte condizioni di anarchia, nel 1996 Kabul cadde in mano ai talebani, che imposero misure radicali mutuate da una letterale e dogmatica applicazione della Sharia. Il regime talebano, reo di aver favorito la latitanza di Osama Bin Laden, venne rovesciato nel 2001 a seguito di pesanti bombardamenti da parte dell’aviazione angloamericana. La conferenza di Bonn convocata nel dicembre del 2001 stabilì l’avvio di un processo di ricostruzione politica del Paese, che si sarebbe dovuto iniziare con l’adozione di una nuova Costituzione. Nel dicembre 2004, Hamid Karzai, gradito al governo statunitense, divenne il primo presidente dell'Afghanistan eletto democraticamente. Dopo un secondo mandato, la presidenza di Karzai si concluse nel 2014. Le successive travagliate e controverse elezioni presidenziali del 2014, gravate da accuse di brogli, decretarono l’avvento della presidenza, tuttora in atto, di Ashraf Ghani. Come provano le recenti azioni terroristiche il Paese, politicamente instabile, è ostaggio dell’incombente presenza clandestina talebana ed è minacciato dalle iniziative dei militanti di gruppi fondamentalisti islamici. Roberto Rapaccini