RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

sabato 21 novembre 2020

ASIA BIBI E LA LEGGE SULLA BLASFEMIA (16.11.2018)

 

Nonostante le pressioni di gruppi islamisti, Asia Bibi, la contadina pakistana di fede cristiana condannata a morte per blasfemia nel 2010, è stata graziata e rilasciata dalla Corte Suprema del Pakistan. Il Presidente della Corte, rassicurato dall’appoggio del Primo Ministro, non si è fatto condizionare dal leader del partito fondamentalista di matrice sunnita Tehreek-e-Labbaik, che aveva minacciato disordini in caso di sua scarcerazione. In Pakistan, per penalizzare la minoranza cristiana, che conta cinque milioni di fedeli costretti a vivere ai margini della società, si ricorre ad una iniqua applicazione della legge sulla blasfemia, introdotta nel corso del processo di islamizzazione imposto dal regime del Generale Zia ul Huaq  (al potere dal 1977 al 1988). In molti Paesi islamici sono vigenti norme che puniscono la blasfemia, sanzionata con la pena di morte non solo in Pakistan, ma anche in Afghanistan, in Iran, in Nigeria, in Arabia Saudita e in Somalia. Il concetto di blasfemia nel mondo islamico è ampio: per consumare il reato non è necessaria un’espressione ingiuriosa o un’imprecazione, ma è sufficiente una manifestazione di libero pensiero. In Pakistan il reato di blasfemia è previsto dal codice penale. La fattispecie può essere facilmente strumentalizzabile; è arbitrariamente applicata anche per risolvere questioni personali, dal momento che l’onere della prova non compete all’accusatore ma all’accusato, che, per non essere condannato, deve dimostrare l’insussistenza del fatto. Asia Bibi è stata accusata di aver criticato Maometto. Si deve positivamente constatare che alla felice conclusione della sua vicenda ha contribuito una mobilitazione internazionale che si è concretizzata in convinte pressioni politiche e mediatiche.      Roberto Rapaccini