In
ambito geopolitico il potere e il prestigio della Repubblica Popolare Cinese
sono in costante ascesa. Purtroppo nel Paese non ci sono stati analoghi
progressi nel rispetto dei diritti di libertà, soprattutto di quelli in materia
religiosa. Sono numerose e pressanti le limitazioni e i controlli prescritti a
livello amministrativo nei confronti dei cristiani; queste iniziative di fatto
configurano una vera e propria latente persecuzione. Ad esempio, recentemente è
stata disposta la rimozione delle croci dagli edifici adibiti a luoghi di culto
e ordinata la demolizione di chiese ritenute troppo grandi. Bob Fu, il pastore
cino-americano fondatore e presidente dell’associazione China-Aid - che
promuove la libertà religiosa e fornisce assistenza legale ai Cristiani in Cina
- afferma che queste iniziative normative del governo sono parte di una
strategia per ridurre la presenza religiosa. Tuttavia ottimisticamente Bob Fu
precisa che le persecuzioni dei Cristiani, da quelle in epoca romana a quelle
disposte da Stalin e Mao, hanno sempre sortito l’effetto contrario, cioè hanno
rafforzato la fede radicata nelle coscienze individuali. Come saggiamente notò
una scrittrice olandese alla vigilia del secondo conflitto mondiale (Etty
Hillesum, 1913-1943), il dolore della persecuzione (in quel caso nei confronti
degli Ebrei) allarga i nostri orizzonti e ci rende più umani liberandoci dalle
piccolezze e dagli orpelli inutili della vita terrena. Se avviene questo, le
persecuzioni possono aver un amaro e paradossale risvolto positivo. Roberto Rapaccini