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PAESI DELLA LEGA ARABA

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La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

martedì 21 gennaio 2025

GLI HOUTHI, L'ASCESA E L'EVOLUZIONE NELL'ATTUALE SITUAZIONE MEDIORIENTALE (Gennaio 2025)

 



Il leader degli Houthi, Abdul Malik Al-Houthi, noto anche come Abu Jibril, ha recentemente dichiarato che il gruppo continuerà a monitorare l'attuazione del cessate il fuoco tra Israele e Hamas e a intraprendere azioni militari in caso di violazioni. Gli Houthi, da tempo attivi in operazioni militari come attacchi a navi con droni e missili balistici in solidarietà con la causa palestinese, avevano indicato la possibilità di interrompere queste azioni una volta concluso il conflitto di Gaza. Dopo il cessate il fuoco iniziato domenica scorsa, Al-Houthi ha ribadito che qualsiasi attacco israeliano potrebbe spingerli a riprendere le operazioni. Ha inoltre espresso la disponibilità del gruppo a fornire supporto militare ai palestinesi in caso di necessità. Gli Houthi esercitano un’influenza importante nella sicurezza globale della regione. Dal novembre 2023, gli Houthi hanno effettuato oltre 100 attacchi contro navi mercantili, affondandone due, sequestrandone una, e causando la morte di almeno quattro marinai. Questi attacchi hanno gravemente perturbato il commercio internazionale, costringendo molte navi a evitare il Mar Rosso e a percorrere rotte più lunghe intorno all’Africa. Ciò ha portato a un aumento dei costi di trasporto e assicurazione, contribuendo a pressioni inflazionistiche globali. Israele ha risposto con attacchi mirati su porti e infrastrutture controllate dagli Houthi nello Yemen. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha recentemente dichiarato che la campagna contro il gruppo è solo agli inizi. Parallelamente, Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea hanno lanciato missioni militari per garantire la sicurezza delle rotte commerciali nel Mar Rosso, mentre Israele ha intensificato le operazioni contro gruppi come Hamas e Hezbollah. Da movimento locale radicato nello Yemen settentrionale, gli Houthi sono emersi come attori chiave nella complessa geopolitica del Medio Oriente. Sostenuti dall’Iran, hanno acquisito sofisticate capacità militari che includono missili e droni, utilizzati per colpire obiettivi strategici in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti. Il controllo di aree cruciali come la capitale Sana’a e il porto di Hodeida consente loro di influenzare rotte commerciali e dinamiche energetiche globali, mentre le roccaforti settentrionali e le province montuose offrono vantaggi difensivi contro gli attacchi delle forze della coalizione guidata dall’Arabia Saudita. Gli Houthi hanno preso il controllo di Sana’a nel settembre 2014, rendendola il loro principale centro politico e amministrativo. Da allora hanno stabilito un governo di fatto nella capitale, anche se non riconosciuto a livello internazionale. La loro evoluzione politica li ha resi protagonisti anche nei negoziati di pace sullo Yemen, con mediatori internazionali che riconoscono il loro peso nella regione. Il loro legame con l’Iran li pone al centro della rivalità tra Teheran e Riyadh, anche alla luce del recente riavvicinamento diplomatico tra i due Paesi. Gli Houthi rappresentano oggi una forza determinante nel panorama mediorientale, capace di condizionare non solo la stabilità dello Yemen, ma anche la sicurezza del commercio internazionale e le relazioni tra le principali potenze regionali. La loro capacità di adattarsi alle dinamiche geopolitiche e di consolidare il loro potere interno li rende un attore che nessuno, né a livello regionale né internazionale, può permettersi di ignorare. Il loro futuro dipenderà dall’evoluzione dei negoziati di pace nello Yemen e dall’impegno della comunità internazionale nel trovare un equilibrio tra le loro richieste e la necessità di stabilizzare la penisola arabica. I rapporti fra Iran e Houthi sono un’importante alleanza, rappresentando una delle dinamiche centrali del Medio Oriente contemporaneo. Sebbene le relazioni siano spesso descritte come un’intesa politica e militare, esse hanno sfumature più complesse, radicate in obiettivi strategici, religiosi e geopolitici condivisi. Gli Houthi, di matrice zaydita, una forma moderata di sciismo, hanno trovato nell’Iran la principale potenza sciita della regione, un partner naturale per opporsi all’influenza sunnita dell’Arabia Saudita e della coalizione araba. Il legame si è rafforzato negli anni 2000, quando gli Houthi iniziarono a contrapporsi al governo yemenita sostenuto da Riyadh. L’Iran, già impegnato nel sostegno a movimenti sciiti come Hezbollah in Libano e le milizie irachene, vide negli Houthi un’opportunità per espandere la propria influenza nella penisola arabica. L’Iran ha fornito agli Houthi risorse significative per rafforzare le loro capacità militari. Gli Houthi hanno ricevuto formazione da ufficiali della Guardia Rivoluzionaria Iraniana (IRGC) e da Hezbollah libanese, che agisce come intermediario nella regione. L’Iran ha fornito droni, missili balistici e sistemi radar, che hanno consentito agli Houthi di colpire infrastrutture strategiche in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti. Molti di questi attacchi, come quelli contro gli impianti petroliferi di Aramco (che è la compagnia petrolifera nazionale dell'Arabia Saudita) hanno avuto un impatto economico globale. Attraverso rotte marittime e reti di contrabbando, l’Iran ha garantito un flusso continuo di armi e fondi agli Houthi, nonostante l’embargo imposto dall’Onu. Il sostegno agli Houthi si inserisce nella strategia iraniana di proiettare potere nella regione e contenere i propri rivali. Lo Yemen, confinante con il sud dell’Arabia Saudita, rappresenta per l’Iran un teatro ideale per minare la sicurezza saudita. Gli attacchi missilistici e le incursioni transfrontaliere degli Houthi hanno creato instabilità e costretto Riyadh a concentrare risorse nel conflitto yemenita. Attraverso gli Houthi l’Iran esercita una pressione strategica sullo stretto di Bab el-Mandeb, una delle rotte commerciali marittime più importanti al mondo, che collega il Mar Rosso all’Oceano Indiano. Sebbene gli Houthi non aderiscano alla stessa corrente sciita duodecimana dell’Iran, l’affinità religiosa ha rafforzato il legame ideologico tra le due parti. Gli Houthi beneficiano del supporto iraniano ma mantengono una certa indipendenza strategica. Sono principalmente concentrati sulla lotta per il controllo dello Yemen e sul consolidamento del loro potere interno. Tuttavia, il legame con Teheran offre loro risorse e legittimità internazionale, rafforzando la loro posizione nei negoziati politici. Le relazioni tra Iran e Houthi hanno attirato l’attenzione della comunità internazionale. Riyadh considera il sostegno iraniano agli Houthi come una minaccia esistenziale, e ha intensificato le operazioni militari nello Yemen per contrastare l’influenza di Teheran. Gli Usa hanno condotto operazioni nel Mar Rosso per contrastare il contrabbando di armi iraniane. In questi ultimi anni Israele ha considerato gli Houthi una minaccia crescente, soprattutto per i missili lanciati verso il territorio israeliano, presumibilmente con il sostegno iraniano. Il recente riavvicinamento diplomatico tra Iran e Arabia Saudita, mediato dalla Cina, potrebbe influenzare il rapporto tra Teheran e gli Houthi. Sebbene l’Iran possa ridimensionare il supporto diretto agli Houthi come gesto di distensione, è improbabile che li abbandoni completamente, data la loro utilità strategica. Mentre l’Iran utilizza gli Houthi per estendere la sua influenza nella penisola arabica e sfidare l’Arabia Saudita, gli Houthi vedono in Teheran un partner indispensabile per consolidare il proprio potere. Questo legame continua a essere un fattore chiave di instabilità nel Medio Oriente e, pertanto, una sfida per la sicurezza regionale e globale.
RR