RASSEGNA STAMPA S.

RASSEGNA STAMPA S.
Clicca sull'immagine
• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

PAESI DELLA LEGA ARABA

TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

martedì 6 giugno 2023

ULTERIORI CONSIDERAZIONI SUL DISASTRO AEREO IN EGITTO (10-11-2015)

 


In questi giorni si va consolidando l’ipotesi che dietro il disastro dell’Airbus proveniente da Sharm El-Sheik, ci sia un attentato posto in essere da una cellula terroristica affiliata all’Isis, denominata ‘Isis per la provincia del Sinai’ (Isis – Sinai Province), che è una frazione del gruppo jihadista Ansar Bayt Al-Maqdis, ed è guidata dall’egiziano Abu Osama Al-Masri, già responsabile, tra l’altro, dell’attacco al Consolato italiano del Cairo nel luglio scorso, del rapimento e della decapitazione di un ostaggio croato nell’agosto passato, e di altre numerose iniziative criminose. Si ipotizza la collocazione di una bomba nella stiva del velivolo russo attraverso la collaborazione di qualche funzionario corrotto e infedele dell’aeroporto di Sharm El Sheik. Responsabili della deflagrazione sarebbero stati probabilmente congegni esplosivi di nuova generazione, segnatamente i temuti ‘undetectable device’, che sono ordigni che non hanno parti metalliche, studiati appositamente per sfuggire ai controlli aeroportuali, e al cui confezionamento al Qaeda stava lavorando da qualche  anno; questi dispositivi sarebbero già nella disponibilità di foreign fighters britannici in Iraq e Siria. Purtroppo, questa ricostruzione dei fatti, se fondata, dimostrerebbe che è possibile, soprattutto in certi Paesi, aggirare facilmente alcune misure predisposte per la sicurezza dei voli civili, come il cosiddetto ‘riconcilio dei bagagli’, ovvero la corrispondenza fra bagagli caricati a bordo e passeggeri imbarcati. Peraltro, il principio su cui si fonda  il ‘riconcilio dei bagagli’  - cioè che nessuno farebbe saltare l’aereo sul quale viaggia - non funziona con il terrorismo suicida. Naturalmente ci sono tanti altri controlli finalizzati ad evitare atti di interferenza illecita sulla regolarità del traffico aereo. Sicuramente lo strumento preventivo di contrasto del terrorismo di matrice islamica di maggior efficacia è un’attenta attività di intelligence. È nota in proposito e rassicurante la professionalità dell’apparato di sicurezza italiano. L’attività di intelligence può essere potenziata attraverso una maggiore condivisione a livello internazionale delle acquisizioni informative. La cooperazione di polizia in ambito europeo ha sempre attribuito grande importanza alla collaborazione a questo fine fra collaterali organismi. Per le caratteristiche specifiche e peculiari dei numerosi dialetti arabi locali, presumibilmente non sempre è facile l’intelligibilità della forma e la comprensione dei contenuti delle conversazioni fra presunti attentatori islamici intercettati. Con specifico riferimento alla sicurezza in ambito aeroportuale si deve anche considerare che incaricati dei relativi controlli, anche all’estero, non sono esclusivamente militari o forze di polizia, istituzionalmente più affidabili, ma anche imprese private certificate. È auspicabile che, previ accordi, in alcuni Paesi ‘a rischio’ alle operazioni di sicurezza dei voli concorra personale delle compagnie aeree e funzionari degli organi di sicurezza e di polizia di altri Stati, in particolare di quello relativo alla nazionalità del volo, e/o di altri eventualmente interessati, che potrà effettuare anche verifiche aggiuntive in via precauzionale. Ogni tragedia aerea ha insegnato qualcosa. Dopo il dramma di Lockerbie sono stati incrementati i  controlli ai bagagli in stiva, dopo l’11 settembre 2001 si è prestata più attenzione ai passeggeri e ai bagagli a mano, dopo questa tragedia è probabile che maggiori verifiche riguarderanno il personale aeroportuale. Roberto Rapaccini