RASSEGNA STAMPA S.

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PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

martedì 6 giugno 2023

L'INCIDENTE SUL SINAI ALL'AEREO RUSSO (5-11-2015)


Se verrà confermata la matrice terroristica dell'incidente all'Airbus A321 della compagnia aerea russa Kogalymavia, avvenuto durante il sorvolo della penisola del Sinai e nel quale sono morte 224 persone, il relativo attentato sarà di facile lettura: l'Isis (o il gruppo  jihadista responsabile della fase esecutiva del crimine - al riguardo nel Sinai è attiva una filiale dello Stato Islamico) avrebbe colpito due 'odiati' nemici: l'Egitto e la Russia. Per quanto riguarda l'Egitto, nonostante le dichiarazioni rassicuranti delle autorità, risulterebbe confermata la sua natura di meta per i turisti poco affidabile e pericolosa. Il danno che ne deriverebbe al regime egiziano, già in difficoltà, sarebbe ingente: il turismo è uno dei settori più importanti nell'economia del Paese. In particolare, nel 2014 l'Egitto ha accolto più di 3 milioni di russi. Già nel luglio scorso la Farnesina, dopo l'esplosione di un'autobomba contro il consolato italiano al Cairo e in considerazione del deterioramento della generale situazione, aveva cautamente sconsigliato i viaggi in quel Paese non indispensabili, soprattutto nelle località diverse dai resort dei più frequentati siti turistici; inoltre era stato   raccomandato in ogni caso di mantenere elevata la soglia di attenzione in quanto, nonostante  i  controlli delle autorità, non potevano essere escluse possibili minacce alla propria sicurezza. L'Egitto, infatti, pur essendo uno Stato con una salda maggioranza sunnita, per la sua politica estera moderata  e per le sue relazioni politiche ed economiche con il mondo occidentale è particolarmente inviso all'Isis e al fondamentalismo sunnita. In proposito l'Egitto è anche il Paese che  maggiormente 'sdogana' in Occidente la cultura araba (ad esempio, attraverso la letteratura e il cinema); per questo fra le lingue nazionali a matrice araba l'egiziano è l'idioma più po­polare all'estero. L'attentato colpirebbe particolarmente il regime di Al Sisi, che ha fatto della lotta al fondamentalismo islamico uno dei suoi principali obiettivi.  La Russia pagherebbe invece il suo impegno in Siria in appoggio al fronte sciita e l'alleanza con l'Iran, l'unico Paese realmente impegnato 'sul campo' a contrastare l'avanzare  dello Stato Islamico (mentre le iniziative degli 'alleati' occidentali sono blande e poco coordinate). Naturalmente queste considerazioni presuppongono la natura terrorista del disastro aereo sul Sinai. Roberto Rapaccini