Sulle
piattaforme web Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=zIVUV6HhTcI) e
Vimeo (https://vimeo.com/9325230)
è visibile un interessante cortometraggio, Two men, one war, 33 years
on – Lebanon, realizzato dal regista Eric Trometer, nel quale si evidenzia
come le vicende belliche libanesi più di ogni altra guerra abbiano contrapposto
in maniera insensata e strumentale uomini altrimenti destinati all’amicizia.
Nel documentario due ex miliziani, uno cristiano, Assad Shaftari, e l’altro
musulmano, Muhieddine Chehub, dopo aver combattuto su fronti opposti ignari
l'uno dell'altro, si ritrovano nel 2008, dopo 33 anni, e si raccontano le loro
storie parallele. Intraprendono la via del perdono e della conciliazione,
rinnegando il loro passato di morte. La guerra è solo un cieco omicidio
collettivo causato da un superficiale vuoto etico che rende refrattari a
qualsiasi impulso di pacificazione e che produce insensate divisioni. Nei
fotogrammi finali del documentario si legge che i due uomini ora sono
amici e lavorano insieme in nome del perdono e della tolleranza[i],aggiungendo
che per sostenere la riconciliazione è stato creato in Libano un
giardino del perdono. Nei fotogrammi iniziali viene citata la nota
frase di Lao Tzu chi conosce gli altri è sapiente, chi conosce sé
stesso è illuminato. L’ignoranza è alla base di ogni male; la
conoscenza degli altri e di sé stesso è il migliore antidoto e lo strumento da
privilegiare nella ricerca di soluzioni. Roberto Rapaccini
[i] Da
intendere come reciproco riconoscimento (NdR).