In
Libano un elemento di elevata instabilità geopolitica è la presenza istituzionale
di Hezbollah, il movimento fondamentalista islamico di fede sciita, alleato
dell’Iran e nemico giurato di Israele. Gli Hezbollah, pur strutturati come un
partito politico, sono dotati di un’ala militare molto attiva, che ha spinto
molti Stati occidentali e organizzazioni internazionali a considerare
terroristica la sua matrice. Si costituirono nel 1982 con il dichiarato
obiettivo strategico di contrastare con ogni mezzo l’ingerenza israeliana. In
questo attuale particolare frangente gli Hezbollah, mediante solidi mezzi
finanziari e valendosi di un collaudato impianto politico e militare,
probabilmente daranno massima visibilità alla loro vocazione assistenzialistica
al fine di accreditarsi come unico credibile concreto punto di riferimento per
il popolo libanese, soprattutto nei momenti di crisi. Nello stesso tempo il
gruppo sciita dovrà dimostrare in maniera credibile la totale estraneità
all’incidente dello scorso 4 agosto e alle attuali difficoltà finanziarie del
Paese, continuando di fatto nello stesso tempo ad essere la punta avanzata
degli interessi dell’Iran in questa regione. Roberto Rapaccini