RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

lunedì 5 giugno 2023

MIGRAZIONI, UN'OCCASIONE PER IL DIALOGO FRA FEDI E CULTURE (pubblicato su l'Azione del 12 maggio 2017)


Il recente viaggio del Papa in Egitto ha dato un importante impulso al dialogo interreligioso. In proposito, Cristianesimo e Islam sono al centro di un latente ma intenso conflitto globale per il loro rispettivo rapporto con la cultura occidentale e con quella dei Paesi arabi. In correlazione a questa situazione si è costituita un'alleanza di fatto fra tutte le forze antioccidentali che direttamente o indirettamente si ispirano alla fede coranica. L'unico contributo concreto per una solida pacificazione è il dialogo, che deve avere come presupposto una  reciproca conoscenza fra cristiani e musulmani.  Nell'esortazione apostolica Evangeli Gaudium (2013) si sottolinea l'importanza del confronto con i musulmani presenti in Occidente, ovvero in Paesi di tradizione cristiana nei quali essi hanno la possibilità di integrarsi e celebrare liberamente il loro culto. Il seme della verità è contenuto anche negli scritti sacri dell'Islam: è comune la fede nello stesso Dio (un versetto del Corano destinato a ebrei e cristiani afferma che. Il nostro Dio e il vostro Dio sono un solo Dio e noi gli siamo sottomessi...); Gesù e Maria sono oggetto di venerazione, mentre giovani, anziani, donne, uomini si dedicano quotidianamente alla preghiera e partecipano a riti religiosi. La presenza degli islamici in Europa è direttamente correlata ai flussi migratori che interessano i Paesi mediterranei. Al riguardo, nelle more dell'individuazione di soluzioni che riescano a conciliare le esigenze umanitarie con il contrasto dei predetti flussi, è necessario che alla strategia dell'accoglienza indiscriminata si sostituisca una politica che consenta una reale integrazione attraverso l'armonico inserimento dei nuovi venuti nel tessuto sociale, mediante lo svolgimento di un'attività di lavoro e la piena accettazione delle leggi e degli usi dello Stato ospitante, nonché la fine di trattamenti normativi privilegiati che di fatto alimentano tensioni che possono degenerare in violenze e dolorosi conflitti. In altri termini, alla possibilità garantita agli islamici di professare liberamente la loro fede e di vivere la loro identità culturale, deve corrispondere il pieno riconoscimento della sovranità popolare - che è il principio su cui si fondano le democrazie occidentali - nonostante essi provengano da Paesi nei quali le norme civili sono corollario della religione, che con lo Stato forma un'unità indissolubile.  Una società realmente multiculturale non può fondarsi sulla tolleranza, ma su un processo di riconoscimento reciproco che porti all'estensione a tutti dei medesimi diritti, doveri e oneri sociali, nel rispetto delle diverse identità linguistiche, religiose e culturali. Parafrasando lo studioso statunitense Samuel Huntington, solo così un Paese composto da più civiltà non sarà un Paese che non appartiene a nessuna civiltà.  Roberto Rapaccini