RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

mercoledì 7 giugno 2023

LA BARBIE ARABA (31-3-2015)

 


Le vicende della bambola Barbie nel mondo arabo possono essere utili per fissare i caratteri del modello di donna islamica. L'attenzione delle autorità nei confronti dei giocattoli indica la volontà di farne un uso strumentale all'educazione ai valori dell'Islam, anche attraverso l'abitudine e la familiarità con la tradizione. Nei Paesi arabi la 'formosa' Barbie non ha avuto vita facile. In particolare, dal settembre del 2003 la vendita della bambola fu proibita in Arabia Saudita. Segnatamente, il Comitato per la Diffusione della Virtù e la Prevenzione del Vizio dichiarò che "le bambole 'ebree' Barbie, con i loro vestiti e le loro pose da sgualdrine" erano "un simbolo della decadenza del perverso Occidente". Il divieto di vendita della Barbie determinò il successo di Fulla, l'equivalente islamica. In realtà Fulla era prodotta da un'azienda di Dubay fin dal 1999, ma solo il bando della Barbie segnò la sua diffusione, anche in Cina, in Brasile, nel Nord Africa, in Egitto e nell'Indonesia. Le argomentazioni pretestuose del Comitato saudita contengono dunque riferimenti antisemiti; la Barbie, nella sua insana leggerezza, avrebbe come modello la donna ebrea nella vita reale, che, con i suoi abiti e con i suoi atteggiamenti, sarebbe simbolo del degrado occidentale. Già nel 2001, alcuni leader religiosi arabi denunciarono l'immoralità dei Pokemon affermando che le figurine erano parte di un complotto sionista che spingeva la gioventù, occultamente corrotta, verso il gioco d'azzardo ed altre illiceità. Probabilmente, all'iniziativa contro la Barbie non furono estranei intenti commerciali, soprattutto quello di ricordare ai genitori, in coincidenza con l'inizio dell'anno scolastico, la valenza negativa del giocattolo, e dei suoi accessori ancora in commercio. In passato erano state prodotte altre bambole vestite con il velo, come Razanne o la Barbie del Marocco, ma nessuna raggiunse la popolarità di Fulla, che rappresenta un modello di comportamento per i musulmani, ovvero è come i musulmani vorrebbero che fossero educate le proprie figlie. Non è dotata di costumi da bagno o abiti succinti. È significativo che non esistano bambole Fulla abbinate a carriere e mestieri. Per uscire in pubblico usa come abito il classico abaya (si tratta - nella versione usata dalla bambola - di un camice nero che copre anche la testa e si chiude sotto il mento); ha anche un tappeto rosa che usa per pregare. Ci sono poi prodotti con quel marchio, come lo zainetto per la scuola, ombrelli, orologi, biciclette, e perfino i cereali per la prima colazione. Non esiste una controparte maschile, cioè l'equivalente di Ken: Fulla è destinata ad essere single. Inoltre, non può mai rimanere nuda: sotto agli abiti indossa un costume 'intimo' intero che non può essere rimosso. Fulla e Barbie si somigliano molto: stessa altezza e stesso faccino. Fulla però è mora, con gli occhi scuri, e naturalmente, in quanto musulmana osservante, è coperta dalla testa ai piedi. È onesta, rispetta i genitori, ama leggere. Ha due amiche (Yasmeen e Nada), un fratellino e una sorellina. Negli spot pubblicitari trasmessi in Arabia Saudita, Fulla è mostrata mentre prega, prepara una torta per un’amica e legge un libro. Si può concludere che, mentre Barbie vive pubblicamente in quanto pratica sport e frequenta ambienti di ogni genere, Fulla al contrario vive nell'intimità della casa. Viene così promosso il modello arabo femminile. Se questo modello può essere considerato non più attuale, tuttavia anche la Barbie non è esente da critiche in occidente: uno dei più noti addebiti che le sono stati mossi è quello di diffondere un'immagine della donna anatomicamente poco realistica, con il rischio conseguente che le bambine aspirino ad avere quel tipo di corpo e siano indotte all'anoressia; per questo dal 1997 Barbie è stata modellata con un bacino più ampio. Roberto Rapaccini