RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

martedì 6 giugno 2023

ISLAM, ISIS E TERRORISMO (24-2-2015)

 

Nel degrado del dibattito politico ogni posizione viene emotivamente radicalizzata senza possibilità di momenti di mediazione e di riflessione. Così accade quando si parla della religione musulmana. Premesso che sarebbe già inesatto parlare di Islam come se si trattasse di una realtà monolitica in quanto è facile rilevare che ci sono tanti Islam fra i quali non è possibile individuare un interlocutore che possa rappresentare tutti i fedeli (in ambito sunnita per la sua autorevolezza una voce ufficiosamente ufficiale è l’Università del Cairo di al-Azhar), l'opinione pubblica, come se si trattasse di un derby calcistico, si divide fra chi ritiene che si debba distinguere un Islam moderato dalle frange fondamentaliste e violente, e chi invece vede nella cultura islamica un pericolo per l'occidente evocando gli scenari di un millenario scontro di civiltà. I due punti di vista sono inconciliabili in quanto sono il precipitato di due diversi approcci ideologici che hanno come presupposto l'attribuzione di valore a priorità diverse. Chi attribuisce importanza al dialogo con i musulmani moderati, viene spesso 'accusato' di 'buonismo' e di favorire, inconsapevolmente con questo atteggiamento di apertura, l'avanzata della violenza fondamentalista. In realtà è vero il contrario. Attraverso il dialogo con i moderati - non con i terroristi con i quali non è possibile né opportuna nessuna apertura di credito - di fatto si emarginano le frange violente, che diventano vulnerabili. Ad esempio, isolando i violenti dalla parte 'politica' è stato possibile neutralizzare in passato forti movimenti secessionisti di matrice terroristica (l'ETA in Spagna, per citare un caso). Al contrario non distinguere favorisce uno scontro indiscriminato dagli esiti incerti. Gli scontri di civiltà innescano spirali incontrollabili e sono in questo momento il più grave pericolo per la pace mondiale. Roberto Rapaccini