Oggi
18 giugno, per i musulmani, circa un milione e 200 mila in Italia e un miliardo
e mezzo nel mondo, inizia il Ramadan, un periodo sacro che cade durante il nono
mese del calendario islamico, e che si protrarrà fino al 17 luglio. Il
calendario islamico è composto da 354/355 giorni (10/11 giorni in meno dell'anno
solare); pertanto il mese di Ramadan annualmente cade in un momento differente
dell'anno solare. Il Ramadan consiste principalmente in un digiuno dall’alba al
tramonto - alla sera e prima dell’alba si fanno piccoli pasti - che favorisce
la preghiera e il pentimento per i peccati commessi. È un periodo di
purificazione ed ascesi: l’osservanza dei precetti di astinenza aiuta a
temprare il corpo e lo spirito, rafforzando valori quali la pazienza e la
modestia, e contribuisce a consolidare i vincoli di unità fra i fedeli; è anche
richiesto di evitare di abbandonarsi all'ira. In particolare, il significato
spirituale del digiuno si concreta nell'insegnamento della dote
dell'autodisciplina e nell'acquisizione della consapevolezza delle privazioni
in cui abitualmente vivono i poveri. I Musulmani praticanti debbono
astenersi dall'alba al tramonto dal bere, dal mangiare, dal fumare e dal
praticare attività sessuali. Sono esenti dal digiuno i bambini, i vecchi, i
malati di mente, i malati cronici, i viaggiatori, le donne in stato di
gravidanza o che allattano, le persone in età avanzata, nel caso che il digiuno
possa comportare un rischio. Il Ramadan, per la stretta osservanza del digiuno
diurno che ostacola il lavoro e per il carattere festivo delle sue notti,
costituisce per i fedeli islamici nei Paesi a maggioranza musulmana un periodo
dell'anno eccezionale. La sua sacralità è fondata sulla tradizione secondo cui
in questo mese Maometto avrebbe ricevuto dall'arcangelo Gabriele la rivelazione
del Corano come guida per gli uomini. In alcuni Paesi islamici il mancato
rispetto del digiuno può essere sanzionato penalmente. Quando tramonta il sole
il digiuno viene rotto: la tradizione prescrive che si mangino datteri, perché
così faceva il Profeta, e si beva acqua o latte. Le ore di digiuno
cambiano di Paese in Paese, dal momento che l’intervallo di tempo che
intercorre tra alba e tramonto varia in base delle diverse latitudini e
longitudini. In Europa la Danimarca sarà quest'anno il Paese con il
digiuno più duraturo, con una media di 21 ore al giorno. Analogamente in
Islanda, Norvegia e Svezia, dove la media è di 20 ore al giorno. Quanto al
Regno Unito, il digiuno durerà quasi 19 ore, mentre in Germania circa 18 ore e
in Italia e Francia circa 16 ore. Nei Paesi nordici, dove il sole non
tramonta quasi mai, si dovrebbe iniziare il digiuno prima che si levi il sole,
all’alba, ma a Stoccolma, ad esempio, non esiste una vera alba nei mesi
estivi. Negli anni passati si era stabilito che i musulmani residenti in città
subartiche dovessero convenzionalmente praticare il digiuno nelle stesse ore di
coloro che vivevano al sud. In proposito, sono in fase di elaborazione linee
guida che dovrebbero permettere un allineamento con gli orari dei musulmani nel
resto del mondo. Al termine del Ramadan viene celebrato la festa della
interruzione del digiuno (Id al-Fidr), detta anche la festa piccola, che dura
circa tre giorni nel corso dei quali ci si ricongiunge con amici e parenti, ci
si scambiano regali e si organizzano pranzi di famiglia. Sarebbe opportuno il
rispetto da parte dei non musulmani della pratica del digiuno, ovvero, in
particolare, evitare nei Paesi islamici in questo periodo di fumare, bere,
mangiare pubblicamente, anche se un comportamento diverso sarebbe tollerato, data
la specificità di questa festività. Si deve tener presente che in alcuni Paesi
islamici (ad esempio, in Algeria) è considerato illegale il consumo di alcol,
tabacco o cibo nei luoghi pubblici durante il periodo di digiuno: la violazione
del precetto è sanzionata con multe. Alcuni esercizi sono aperti unicamente
dopo il tramonto, mentre nei ristoranti di alcuni hotel vengono allestite delle
sale apposite per i commensali occidentali. Anche spostarsi, sia via terra, sia
in aereo, può diventare problematico. Dopo il tramonto la vita si risveglia e
si possono praticare molte attività che normalmente hanno carattere diurno. È
possibile anche assistere a spettacoli e concerti. Negli ultimi anni la
tecnologia è diventata un supporto per aiutare i fedeli musulmani a rispettare
le tradizioni. Sono state create applicazioni per ricordare gli
orari del mese di digiuno: dalle preghiere fino al momento di astensione dal
mangiare e bere. È possibile impostare la città in cui ci si trova o attivare
il rilevamento automatico. Roberto Rapaccini