RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

mercoledì 7 giugno 2023

IL RAMADAN (18-6-2015)

 


Oggi 18 giugno, per i musulmani, circa un milione e 200 mila in Italia e un miliardo e mezzo nel mondo, inizia il Ramadan, un periodo sacro che cade durante il nono mese del calendario islamico, e che si protrarrà fino al 17 luglio. Il calendario islamico è composto da 354/355 giorni (10/11 giorni in meno dell'anno solare); pertanto il mese di Ramadan annualmente cade in un momento differente dell'anno solare. Il Ramadan consiste principalmente in un digiuno dall’alba al tramonto - alla sera e prima dell’alba si fanno piccoli pasti - che favorisce la preghiera e il pentimento per i peccati commessi. È un periodo di purificazione ed ascesi: l’osservanza dei precetti di astinenza aiuta a temprare il corpo e lo spirito, rafforzando valori quali la pazienza e la modestia, e contribuisce a consolidare i vincoli di unità fra i fedeli; è anche richiesto di evitare di abbandonarsi all'ira. In particolare, il significato spirituale del digiuno si concreta nell'insegnamento della dote dell'autodisciplina e nell'acquisizione della consapevolezza delle privazioni in cui abitualmente vivono i poveri. I Musulmani praticanti debbono astenersi  dall'alba al tramonto dal bere, dal mangiare, dal fumare e dal praticare attività sessuali. Sono esenti dal digiuno i bambini, i vecchi, i malati di mente, i malati cronici, i viaggiatori, le donne in stato di gravidanza o che allattano, le persone in età avanzata, nel caso che il digiuno possa comportare un rischio. Il Ramadan, per la stretta osservanza del digiuno diurno che ostacola il lavoro e per il carattere festivo delle sue notti, costituisce per i fedeli islamici nei Paesi a maggioranza musulmana un periodo dell'anno eccezionale. La sua sacralità è fondata sulla tradizione secondo cui in questo mese Maometto avrebbe ricevuto dall'arcangelo Gabriele la rivelazione del Corano come guida per gli uomini. In alcuni Paesi islamici il mancato rispetto del digiuno può essere sanzionato penalmente. Quando tramonta il sole il digiuno viene rotto: la tradizione prescrive che si mangino datteri, perché così faceva il Profeta, e si beva  acqua o latte. Le ore di digiuno cambiano di Paese in Paese, dal momento che l’intervallo di tempo che intercorre tra alba e tramonto varia in base delle diverse latitudini e longitudini. In Europa la Danimarca sarà quest'anno il Paese con il digiuno più duraturo, con una media di 21 ore al giorno. Analogamente in  Islanda, Norvegia e Svezia, dove la media è di 20 ore al giorno. Quanto al Regno Unito, il digiuno durerà quasi 19 ore, mentre in Germania circa 18 ore e in Italia e Francia circa 16 ore.  Nei Paesi nordici, dove il sole non tramonta quasi mai, si dovrebbe iniziare il digiuno prima che si levi il sole, all’alba, ma a Stoccolma, ad esempio, non esiste una vera alba nei mesi estivi. Negli anni passati si era stabilito che i musulmani residenti in città subartiche dovessero convenzionalmente praticare il digiuno nelle stesse ore di coloro che vivevano al sud. In proposito, sono in fase di elaborazione linee guida che dovrebbero permettere un allineamento con gli orari dei musulmani nel resto del mondo. Al termine del Ramadan viene celebrato la festa della interruzione del digiuno (Id al-Fidr), detta anche la festa piccola, che dura circa tre giorni nel corso dei quali ci si ricongiunge con amici e parenti, ci si scambiano regali e si organizzano pranzi di famiglia. Sarebbe opportuno il rispetto da parte dei non musulmani della pratica del digiuno, ovvero, in particolare, evitare nei Paesi islamici in questo periodo di fumare, bere, mangiare pubblicamente, anche se un comportamento diverso sarebbe tollerato, data la specificità di questa festività. Si deve tener presente che in alcuni Paesi islamici (ad esempio, in Algeria) è considerato illegale il consumo di alcol, tabacco o cibo nei luoghi pubblici durante il periodo di digiuno: la violazione del precetto è sanzionata con multe. Alcuni esercizi sono aperti unicamente dopo il tramonto, mentre nei ristoranti di alcuni hotel vengono allestite delle sale apposite per i commensali occidentali. Anche spostarsi, sia via terra, sia in aereo, può diventare problematico. Dopo il tramonto la vita si risveglia e si possono praticare molte attività che normalmente hanno carattere diurno. È possibile anche assistere a spettacoli e concerti. Negli ultimi anni la tecnologia è diventata un supporto per aiutare i fedeli musulmani a rispettare le tradizioni.  Sono state create applicazioni  per ricordare gli orari del mese di digiuno: dalle preghiere fino al momento di astensione dal mangiare e bere. È possibile impostare la città in cui ci si trova o attivare il rilevamento automatico.  Roberto Rapaccini