Finalmente
il 18 dicembre 2015 l'Onu è uscito dal suo fisiologico immobilismo e si è
accesa la speranza di una soluzione per il conflitto siriano. Il Consiglio di
Sicurezza ha raggiunto un accordo mediante un approccio più costruttivo e
neutrale sulla questione: è stata infatti adottata una risoluzione che chiede
un cessate il fuoco su tutto il territorio siriano e promuove fin da gennaio
negoziati di pace. Il Consiglio di sicurezza, prendendo atto
dell'insostenibile situazione umanitaria che, già terribile, continua a
peggiorare, ha ritenuto che l'unica possibile soluzione sia un processo
politico guidato dagli stessi siriani, che risponda alle legittime aspirazioni
del popolo siriano e che promuova una transizione politica guidata da
un’autorità che abbia pieni poteri esecutivi, istituita sulla base di un comune
accordo fra le parti in conflitto, e che operi in condizioni che assicurino la
continuità delle istituzioni statali. In questo contesto svolgerà un ruolo
centrale il Gruppo di Sostegno Internazionale per la Siria, formato da 17 Paesi
e tre organizzazioni multilaterali. Fin dal prossimo gennaio il Segretario
Generale delle Nazioni Unite e il suo Inviato per la Siria, Staffan de Mistura,
adotteranno tutte le iniziative necessarie per riunire i rappresentanti del
governo siriano e dell’opposizione, e per intraprendere con urgenza dei
negoziati formali. L'insediamento di un governo di transizione credibile
dovrebbe in breve convocare libere elezioni alle quali dovrebbero partecipare
tutti i siriani, compresi quelli della 'diaspora'. Con riferimento ai tanti
conflitti locali e alle speculazioni finanziarie che li alimentano, Papa
Francesco ha precisato che "...stiamo vivendo una Terza Guerra Mondiale a
pezzi, a capitoli, dappertutto...". Il conflitto siriano per l'ampio
coinvolgimento di Stati nelle operazioni belliche e per la contrapposizione fra
il fronte occidentale e la Russia è sicuramente parte di questo amaro mosaico.
L'eventuale successo della via negoziale sotto la mediazione dell'Onu avrebbe un
secondario ma non meno importante risvolto: dopo anni di immobilismo
l'Organizzazione delle Nazioni Unite riacquisterebbe la pienezza del suo
ruolo. Roberto Rapaccini