RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

martedì 19 gennaio 2021

LA SITUAZIONE TURCA ATTUALE (22-4-2016)


La Turchia è destinataria di un duplice attacco terroristico, sia da parte del PKK, sia da parte dello Stato Islamico, che si avvale anche di azioni suicide. Da un punto di vista internazionale la Turchia è un Paese isolato. Non ha alleati nel mondo arabo, essendo espressione di un islamismo dai tratti ambigui, palesemente animato solo dalla volontà di prevalere sugli altri. La Turchia infatti sembra avere l'ambizione di tornare ad essere una grande potenza regionale, cercando di acquisire, in concorrenza con le monarchie saudite, un'incontrastata egemonia nell'area mediorientale nell'ambito dell'Islam sunnita, e aspirando di fatto alla ricostituzione di un'aggiornata versione del grande califfato (il progetto neocaliffale quindi non è solo dello Stato Islamico). È noto inoltre il dissidio con la Russia dopo l'abbattimento di uno dei suoi aerei al confine con la Siria. Sono freddi i suoi rapporti con gli Usa per le divergenze sulla questione curda; Erdogan rimprovera agli Stati Uniti di appoggiarsi nella lotta all'Isis ai Curdi siriani, che aspirano all'indipendenza dalla Turchia. Incerte sono le relazioni con l'Unione Europea, motivate solo dalla convenienza reciproca, come è provato dall’accordo sui migranti, di cui si è ampiamente detto nel commento precedente. Nello stesso tempo cresce il dissenso interno; Erdogan, per mantenere il controllo dello Stato, ha adottato misure che incidono sulla democrazia e sulla sicurezza. Nel Paese si sta affermando in maniera inquietante una linea autoritaria che sta determinando un preoccupante arretramento nella tutela dei diritti di libertà. Con il pretesto di proteggere la sicurezza nazionale e negando pertanto di interferire con la libertà di stampa sono stati sottoposti a misure restrittive della libertà personale numerosi giornalisti. Questa situazione, che ha gravi ricadute sulla vita politica e sociale del Paese, è indicativa di una condizione di crisi del governo che sta lentamente ma progressivamente perdendo il pieno controllo. Il PKK, che da tre decenni combatte con ogni mezzo per l'autonomia curda, anche in assenza di specifiche rivendicazioni, viene individuato come il primo responsabile di qualsiasi fatto criminoso eversivo. La Turchia è profondamente divisa al suo interno: c'è una borghesia urbana - integrata dalle classi benestanti e dagli studenti impegnati socialmente e politicamente - che, seppur non omogenea, è unita nel contrapporsi ai conservatori islamici che sostengono il presidente Erdogan, sempre più autoritario e repressivo nei confronti della libertà di opinione. Le sorti future del Paese dipendono sempre di più da quale delle due anime a lungo termine prevarrà sull'altra. Roberto Rapaccini