RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

mercoledì 16 dicembre 2020

QUEBEC CITY, SE LA PROPAGANDA PLAGIA MENTI DEBOLI (3/2/2017)

 

La sera del 29 gennaio il Centro culturale islamico di Quebec City è stato oggetto di un attacco terroristico che ha avuto un bilancio provvisorio di sei morti e otto feriti. Per la strage è stato incriminato un cittadino franco-canadese che ha dichiarato di essere un ammiratore di Donald Trump, di Marine Le Pen, delle forze di difesa israeliane. Ad essa è stato attribuito un movente islamofobo. Questo crimine, congiuntamente ad alcuni recenti discussi provvedimenti del neopresidente americano, rende di nuovo attuale il dibattito sull'esistenza o meno di uno scontro fra l'identità culturale del mondo occidentale e quella del blocco delle nazioni islamiche.  La contrapposizione fra i Paesi islamici e l’Occidente di fatto ha sostituito il vuoto creato dal crollo dell’Unione Sovietica. Questo attentato e i precedenti di matrice islamica sono stati prevalentemente compiuti da soggetti non appartenenti ad aggregazioni terroristiche: sono stati quindi esclusivamente il prodotto dell'efficacia suggestionante di una propaganda mediatica che ha causato effetti devastanti su menti che per vari motivi erano predisposte a recepirne i contenuti. Gli autori di questi atti, in quanto non strutturati in gruppi terroristici, sono stati definiti cani sciolti. Si tratta di una definizione impropria poiché questi attentatori, pur non essendo incardinati in cellule terroristiche, fanno parte di un sistema virtuale, integrato da una rete ipotetica di soggetti che unilateralmente si dichiarano emissari di un'ideologia di carattere politico o confessionale. Dall'esame delle loro personalità si è rilevato che questi criminali spesso sono afflitti da gravi problemi personali che li confinano ai margini della comunità, oppure sono vittime del disorientamento causato dalla mancanza di valori di riferimento. Pertanto utili strumenti di prevenzione avanzata, accanto alla più mirata azione dell'intelligence, sono le politiche di integrazione, che dovrebbero neutralizzare il loro risentimento verso una società che sentono ostile o nei confronti della quale si sentono inadeguati. Il carattere isolato e individualistico di queste iniziative criminali contraddice le tesi su un presunto scontro di civiltà nell'attuale conflittualità fra Islam e Occidente. Se il conflitto fosse strutturale, infatti, questi individui dovrebbero essere esponenti di realtà più ampie e complesse. Al contrario la motivazione di questi atti è radicata solo in condizioni o vicende personali, mentre la matrice confessionale o ideologica rimane sullo sfondo. Roberto Rapaccini