RASSEGNA STAMPA S.

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PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

domenica 13 dicembre 2020

LA NIGERIA E I TERRORISTI DI BOKO HARAM, PER ALCUNI PIU' PERICOLOSI DELL'ISIS (26 maggio 2017)


Lo scorso 7 maggio dopo tre anni di prigionia è stato liberato 82 delle 276 studentesse nigeriane rapite nel 2014 dai miliziani dell'organizzazione terroristica Boko Haram. Le vicende di questo gruppo terroristico evidenziano come una banda di criminali sanguinari, che operi a livello locale, ovvero nella sola regione nigeriana, si possa trasformare, sfruttando contingenti favorevoli, in uno dei maggiori centri di riferimento del fondamentalismo jihadista africano. Il ‘Popolo per la Propagazione degli Insegnamenti del Profeta e della Jihad’- questo è il suo nome originario - ufficialmente si costituì nel 2001 come reazione alla corruzione del regime federale nigeriano e al malessere sociale alimentato dalla disoccupazione. Sulla sua origine probabilmente hanno inciso le vicende algerine. Com'è noto, in Algeria nelle elezioni legislative del 1992 il Fronte Islamico per la Salvezza vinse ampiamente il primo turno; con il secondo turno il FIS avrebbe conseguito la vittoria definitiva. Tuttavia, l’esercito intervenne prima del secondo turno per interrompere il naturale esito del processo elettorale. Si originò così quella guerra civile nell’ambito della quale nacque il gruppo armato Gia, successivamente Gspc, il Gruppo Salafita per la Predicazione ed il Combattimento. Le reazioni poco ortodosse dell’apparato di sicurezza algerino determinarono la fuoriuscita dal Paese di membri dei gruppi fondamentalisti. Questi individui si rifugiarono soprattutto nelle zone di frontiera fra Algeria, Mauritania e Niger, evitando di andare verso la Libia, o altri Stati Nord-Africani, in quanto questi Paesi erano maggiormente attrezzati per il loro respingimento; diversamente la Mauritania, il Niger e il Mali non avevano le risorse umane e tecnologiche per un adeguato controllo transfrontaliero. Probabilmente questi fuoriusciti hanno costituito i nuclei originari di Boko Haram, che nel dialetto locale (la lingua Hausa) può essere tradotto 'l'educazione occidentale è sacrilega'. Il suo obiettivo è l'opposizione alla cultura occidentale ritenuta corruttrice della purezza dell’Islam. Per il carattere regionale e isolato Boko Haram non può essere associato al jihadismo internazionaleL’incerta linea gerarchica, la struttura poco chiara, la divisione in fazioni, una catena di comando non univoca, si traducono in un problema di rappresentatività che rende difficili negoziazioni con le istituzioni governative nigeriane. I membri di Boko Haram per il loro violento integralismo vengono definiti i 'talebani nigeriani'. Il movimento jihadista si avvale anche di attacchi suicidi eseguiti da bambini, che hanno come obiettivo interi villaggi, nei quali vengono consumati massacri all'interno di scuole e chiese, e rapimenti di intere collettività. Alcuni analisti, in relazione al numero e alla violenza delle iniziative terroristiche e alla moltitudine delle persone trucidate, considerano il livello di pericolosità del movimento superiore a quello dell'Isis. Roberto Rapaccini