RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

domenica 22 novembre 2020

SE SIONISMO DIVENTA SINONIMO DI NAZIONALISMO EBRAICO (18.6.2018)


Dal punto di vista storico con ‘Sionismo’ si intende il movimento nazionalista che si è sviluppato alla fine del XIX secolo su impulso del giornalista e saggista austriaco Theodore Herzl con l’intento di promuovere il ritorno nella ‘terra di Israele’ del popolo ebraico e la conseguente restaurazione della sovranità politica nella patria comune. Il termine ha poi assunto due opposte connotazioni: sionismo può avere carattere neutro quando afferisce al favore per il diritto di autodeterminazione degli Ebrei; assume un valore negativo quando si ritiene che questo diritto debba prevalere su legittime e analoghe aspettative del popolo palestinese. Pertanto l’atteggiamento sionista nella sua duplice valenza è diventato espressione di due approcci antitetici nei confronti della problematica convivenza con i palestinesi. Come soluzione alla controversa questione si continua a sostenere la necessaria costituzione di due Stati realmente indipendenti l’uno dall’altro, come già previsto dagli accordi internazionali la cui road map è sempre di più difficile attuazione. Questa ipotesi sta rischiando di diventare uno slogan astratto, che genera frustrazione per entrambi i partner, Palestinesi ed Ebrei, nel crescente disinteresse della comunità internazionale. Diversamente secondo alcuni analisti, i palestinesi non crederebbero più nella soluzione dei due Stati, ma aspirerebbero a diventare cittadini israeliani a pieno titolo, secondo lo slogan uno Stato unico con pari diritti per tutti enunciato dal diplomatico palestinese Saeb Erekat. Roberto Rapaccini