RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

giovedì 5 novembre 2020

NATION ESTATE, OVVERO QUANDO GEOPOLITICA E ARTE SI INCONTRANO (5.6.2020)

 Attraverso un quadro, un brano musicale, una poesia, un film, o, come nel caso che segue, con un breve video, è possibile semplificare in maniera non convenzionale la comprensione di una situazione e delle implicazioni che ne sono il corollario. L’opera d’Arte ha infatti anche questa funzione, ovvero trasmettere contenuti con un’immediatezza e un’efficacia che non si riscontra nelle comunicazioni ordinarie. In proposito qualche anno fa ho visto un originale cortometraggio con il quale una questione geopolitica particolarmente complessa come quella palestinese veniva esemplificata mediante una fantasiosa finzione cinematografica. Mi riferisco al cortometraggio ‘Nation Estate’ (Edificio Nazione) della brillante e poliedrica regista Larissa Sansour, nata a Gerusalemme Est nel 1973, attualmente residente all’estero, a Londra per la precisione. Il film, realizzato nel 2013 e della durata di 9 minuti circa, è la metafora della condizione di disagio dell’etnia araba che vive in Israele. La geniale Larissa, senza entrare nel controverso contenzioso politico, immagina che la mancanza di un territorio nel quale il popolo palestinese possa esercitare la propria sovranità in maniera esclusiva e possa autodeterminarsi senza interferenze, possa essere risolto attraverso una soluzione verticale: lo Stato palestinese, non potendosi estendere in larghezza, viene confinato all’interno di un enorme e fantascientifico grattacielo (the Nation Estate). In questa full immersion in un ambiente surreale ogni piano corrisponde ad una città della Palestina. Si può attraversare lo Stato palestinese pertanto solo dal basso verso l’alto mediante un modernissimo ascensore: lungo il percorso è possibile intravedere viste che corrispondono alla località del piano. I Palestinesi, relegati nell’edificio, finalmente possono condurre una vita ad alti livelli, come sarcasticamente precisa una didascalia del film. I drammatici tratti della condizione palestinese prendono forma nel composto disorientamento correlato alla necessità di muoversi quotidianamente all’interno di percorsi predeterminati, in un contesto algido che trasmette una sensazione di anonimo spaesamento. Nation Estate non è un documentario, ma un’efficace metafora. Arte e geopolitica sono complementari. Il documentario che consente un’analisi geopolitica scandaglia il visibile, la metafora - nel caso specifico il film di Larissa Sansour – esplora l’invisibile. Roberto Rapaccini

Il film è visibile online: https://vimeo.com/47817604