RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

domenica 22 novembre 2020

IMMIGRAZIONE, UN DIFFICILE BANCO DI PROVA PER IL NUOVO GOVERNO (4.6.2018)

 

In questi giorni mi è tornato in mente un articolo del Guardian di qualche tempo fa che evidenziava con cinica ma obiettiva schiettezza le difficoltà dell’Europa di affrontare la crisi legata all’arrivo dei migranti. Se infatti viene intrapresa una politica che sia morale e privilegi esigenze umanitarie di solidarietà, ci si scontra con gli egoismi nazionali e con le difficoltà di ottenere un mandato democratico. Nell’ipotesi simmetricamente opposta invece le politiche che si strutturano su esigenze ‘difensive’ della comunità ‘autoctona’ europea sono popolari, ma  spesso immorali, inaccettabili e pertanto impraticabili. In altri termini le opzioni politiche in questa materia, prima di essere tecniche, sono di carattere etico. In questo momento, con l’insediamento del nuovo Ministro dell’Interno (e con le sue dichiarazioni di voler intraprendere una linea particolarmente rigorosa) queste considerazioni hanno una peculiare attualità.  In relazione all’attuale quadro normativo nazionale vigente, non sarà facile andare oltre i buoni risultati conseguiti dal suo predecessore al dicastero dell’Interno. Il Ministro Minniti in particolare è stato molto attivo sul piano dei rapporti bilaterali con alcuni Paesi delle sponde africane del Mediterraneo, ottenendone la collaborazione nel contrasto dell’immigrazione clandestina. Sul piano normativo il decreto Minniti-Orlando ha accelerato i procedimenti per il riconoscimento della protezione internazionale nei confronti dei destinatari di questo beneficio (di conseguenza anche i casi di esclusione hanno una più sollecita evidenza) e sono stati rafforzati gli strumenti finalizzati al contrasto dell'immigrazione illegale. Potranno essere ulteriormente implementate queste misure senza pregiudizio per coloro che hanno un diritto di protezione (ad esempio, diritto di asilo) secondo i principi del diritto internazionale? Questa è la reale preoccupazione di molti. Sul piano europeo si cercherà di rinegoziare la iniqua distribuzione fra i Paesi Membri degli oneri economici e operativi conseguenti all’accoglimento di immigrati. Il nuovo Ministro dell’Interno potrà avvalersi di uno staff di funzionari - soprattutto della carriera prefettizia e della Polizia di Stato - di riconosciuta oggettiva esperienza e professionalità. Non è un dettaglio di poco conto. Roberto Rapaccini