Attualmente la Germania è guidata da un governo ad interim sotto la leadership del cancelliere Olaf Scholz, rimasto in carica dopo la crisi politica che ha portato allo scioglimento anticipato del Bundestag nel dicembre 2024. Le elezioni federali anticipate, previste per il 23 febbraio 2025, si sono rese necessarie a causa delle divergenze all’interno della coalizione governativa tra SPD (Partito Socialdemocratico di Germania), Verdi e FDP (Partito Liberale Democratico), che hanno provocato il crollo del governo. Fino all’insediamento di un nuovo esecutivo, Scholz e il suo gabinetto continueranno a gestire gli affari correnti. Il 29 gennaio 2025 il Bundestag ha approvato una mozione per il rafforzamento dei controlli alle frontiere e l’estensione dei poteri della polizia, una decisione che ha scatenato un acceso dibattito nazionale ed europeo. La CDU, guidata da Friedrich Merz, ha sostenuto l’iniziativa con l’appoggio dell’AfD, suscitando reazioni critiche, tra cui quella del cancelliere Scholz, che ha denunciato la crescente polarizzazione politica e le implicazioni istituzionali di questa scelta. La CDU (Unione Cristiano-Democratica di Germania), partito di centro-destra fondato nel 1945, ha radici cristiano-democratiche e conservatrici, con un orientamento liberale in economia e moderato in politica sociale. Tradizionalmente prudente nei confronti dell’AfD, la crescente pressione pubblica su temi come immigrazione e sicurezza potrebbe aver spinto Merz a sostenere misure più restrittive, nel tentativo di riconquistare l’elettorato conservatore attratto dall’AfD. L’AfD (Alternativa per la Germania), partito di estrema destra fondato nel 2013, nato inizialmente come movimento euroscettico, ha posizioni nazionaliste, anti-immigrazione e populiste. Negli ultimi anni ha guadagnato consensi, soprattutto nelle regioni orientali, e si è radicalizzato al punto che alcune sue frange sono sotto osservazione dei servizi di intelligence per possibili derive estremistiche. La mozione recentemente approvata mira a introdurre controlli più rigidi sui flussi migratori e a concedere maggiore libertà operativa alla polizia. I suoi sostenitori sostengono che un rafforzamento della sicurezza sia essenziale per gestire la pressione migratoria e per prevenire minacce terroristiche e criminali. L’AfD ha colto questa opportunità per rafforzare la propria agenda politica. La collaborazione con la CDU potrebbe rappresentare un passo verso una maggiore legittimazione istituzionale, dimostrando che le idee del partito stanno guadagnando spazio nel dibattito nazionale. L’alleanza tra CDU e AfD ha rotto l’isolamento dell’estrema destra nella politica tedesca. La CDU aveva evitato collaborazioni con l’AfD per mantenere una distinzione politica e ideologica. La scelta della CDU potrebbe avere ripercussioni a lungo termine all’interno del partito: da un lato rafforzerebbe il legame con gli elettori più conservatori; dall’altro rischia di alienare l’ala moderata. Se la collaborazione fra CDU e AfD dovesse ripetersi per altre iniziative istituzionali, si aprirebbe la strada a possibili cooperazioni sistematiche tra i due partiti, ridefinendo le tradizionali alleanze politiche. L’opposizione principale a questa – per ora limitata – alleanza è arrivata dalla SPD, dai Verdi e dai Liberali, i membri dell’attuale coalizione di governo. Scholz ha denunciato l’iniziativa come una possibile violazione dei principi europei, avvertendo che controlli eccessivi potrebbero entrare in conflitto con la libera circolazione garantita dagli accordi di Schengen. Inoltre, la collaborazione CDU-AfD rischierebbe di creare tensioni all’interno dell’Unione Europea, dove molti leader guardano con preoccupazione alla crescente influenza dell’estrema destra in Germania, temendo un effetto a catena su altri Paesi e sulla coesione dell’UE in materie sensibili come immigrazione e diritti civili. Negli ultimi anni la Germania ha assistito a una crescita significativa dell'estrema destra sia a livello parlamentare che extraparlamentare. L’AfD ha consolidato la sua presenza politica, diventando il secondo partito del Paese con il sostegno di oltre un elettore su cinque. Parallelamente movimenti extraparlamentari di estrema destra hanno guadagnato terreno, trovando sostegno in aree caratterizzate da insoddisfazione economica e sociale. Le previsioni per le elezioni federali anticipate del 23 febbraio 2025 delineano un panorama politico in evoluzione. Secondo i sondaggi più recenti, l’alleanza CDU/CSU, guidata da Friedrich Merz, è in testa con circa il 30% delle preferenze. L’alleanza CDU/CSU (Unione Cristiana Democratica e Sociale) è stata a lungo la forza dominante nella politica tedesca, guidando molti governi. Oggi è all’opposizione, ma è considerata la principale alternativa al governo guidato dalla SPD di Olaf Scholz. L’AfD ha registrato una crescita significativa attestandosi al 22%, il risultato migliore mai ottenuto dalla formazione. Nel frattempo, la SPD, attualmente al governo con Scholz, è in calo nei consensi scendendo al 15%, mentre anche Verdi e FDP stanno registrando perdite di preferenze. Questi dati suggeriscono una possibile vittoria della CDU/CSU, ma la necessità di formare coalizioni stabili rimane cruciale nel sistema politico tedesco. La crescita dell’AfD potrebbe influenzare dinamiche post-elettorali, rendendo più complessa la formazione di un governo coeso. Le tensioni politiche recenti hanno ulteriormente polarizzato l'elettorato e potrebbero avere un impatto significativo sull'esito elettorale. In sintesi, le previsioni indicano un rafforzamento delle forze di centro-destra, con una CDU/CSU in vantaggio e un’AfD in crescita. Tuttavia, l’incertezza rimane elevata e le dinamiche delle prossime settimane saranno determinanti per definire la futura leadership politica della Germania. La destra extraparlamentare in Germania rimane un fenomeno che preoccupa. Si tratta di gruppi e movimenti che operano al di fuori delle istituzioni ufficiali, spingendosi spesso su posizioni radicali e, in alcuni casi, violente. Uno dei rischi principali è la radicalizzazione. Molti di questi gruppi diffondono ideologie nazionaliste, anti-immigrazione e complottiste, alimentando un clima di tensione sociale. Negli ultimi anni alcuni movimenti di estrema destra hanno pianificato atti eversivi, come le iniziative del gruppo Reichsbürger che non riconosce l'attuale Repubblica Federale Tedesca e vorrebbe riportare in vita il Reich. Si teme che questo estremismo possa sfociare in episodi di violenza politica, fino ad arrivare ad attacchi terroristici. Un altro problema è la crescente influenza nella società e nelle istituzioni. Anche se questi gruppi non hanno una rappresentanza diretta in Parlamento, riescono comunque a far sentire il loro peso attraverso proteste, manifestazioni e una massiccia propaganda online. La loro capacità di mobilitare il malcontento popolare, soprattutto nelle aree economicamente più depresse della Germania orientale, li rende un pericolo per la coesione sociale. Infine, c’è il rischio che la loro pressione politica spinga partiti tradizionali a normalizzare alcune delle loro idee, come sta accadendo con la recente collaborazione tra CDU e AfD sui temi dell’immigrazione e della sicurezza. Questo potrebbe portare ad una possibile legittimazione dell’estrema destra extraparlamentare, con conseguenze imprevedibili per il futuro della Germania e dell’Europa. In sintesi, la destra extraparlamentare non è solo un insieme di gruppi ai margini, ma un fenomeno che sta diventando sempre più rilevante, con implicazioni serie per la politica e la società tedesca. RR