RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

martedì 16 febbraio 2021

LA MAPPA DEL TERRORISMO ISLAMICO - 2. I FINANZIAMENTI DELL'ISIS (25-3-2016)

 

Come si è detto nel precedente post, l'Isis gode di grandissime disponibilità economiche, che così approssimativamente sono state stimate:

·     dal commercio del petrolio (molti giacimenti che l'Isis controlla sono in territorio ex-iracheno) provengono 480 milioni di dollari l'anno (429 milioni di euro);

·     dalle tasse imposte in maniera quasi estorsiva sui residenti nei territori occupati (parte della Siria, parte dell'Iraq, ma anche parte della Libia - si tratta di circa 8 milioni di persone) provengono 48 milioni di dollari al mese (42,9 milioni di euro);

·     dalle estorsioni a cui sono sottoposti commercianti, professionisti, camionisti, cittadini, provengono 20 milioni di dollari l'anno (17,8 milioni di euro);

·     dal contrabbando delle opere d'arte, trafugate soprattutto dai siti archeologici siriani, provengono 100 milioni di dollari l'anno (89,3 milioni di euro);

·     da donazioni di soggetti pubblici e privati di carattere religioso sunnita nel biennio 2013 - 2014 sono giunti 40 milioni di dollari (35,7 milioni di euro).

Forse ingenti e imprecisati occulti finanziamenti provengono da alcune monarchie del Golfo, seppur formalmente schierate nella coalizione anti-Isis. Il Califfato ha un vero e proprio Ministero dell'Economia che controlla e gestisce le entrate e le uscite. Inoltre le minoranze etniche e religiose, cristiani compresi, per poter restare in quei territori sono costretti a subire particolari vessazioni, anche economiche, conformemente a quanto prescrive la Sharia con l'istituto della Dhimma. Si comprende facilmente come l'interruzione di questi flussi finanziari, ancor più delle iniziative militari, possa essere un fattore fondamentale nella sconfitta dello Stato Islamico. In proposito il congelamento dei flussi finanziari ha avuto un'importanza decisiva nel ridimensionamento di Al Qaeda. Tuttavia, poiché l'Isis, diversamente da Al Qaeda, ha un territorio e degli abitanti, è presumibile che un taglio alle fonti di finanziamento si tradurrebbe in una catastrofe umanitaria, in quanto in concreto il sacrificio economico ricadrebbe drammaticamente sulla popolazione. Non è una novità che la gente comune paghi il prezzo diretto o indiretto delle folli iniziative di pochi sconsiderati. Roberto Rapaccini