Animati
dall’intenzione di contrastare la diffusione in Europa della religione islamica
a seguito dei fenomeni migratori e di affermare l’estraneità di altre culture,
viene sottolineata la natura cristiana delle radici europee. La costante
interazione del Cristianesimo nelle sue manifestazioni spirituali e temporali
con la storia politica dell’Europa è un fatto oggettivo e non ideologico Chi
dubita di questo probabilmente non tiene conto che affermando la natura
cristiana delle radici europee non si vuole attribuire natura confessionale
agli Stati attuali né negare la conquista moderna e illuministica della
laicità, ma solo riconoscere una realtà storica obiettiva. Sembra ugualmente
innegabile l’influenza della religione cristiana nello sviluppo della cultura
europea, anche nel caso in cui questa suggestione sia valutata in termini
negativi di mera interferenza. Molti valori confessionali hanno influenzato lo
sviluppo del patrimonio etico europeo. È noto ad esempio che la Rivoluzione
Francese abbia combattuto la visione antropologica e sociale della Chiesa
Cattolica; tuttavia non si può disconoscere che i principi alla base del
movimento rivoluzionario, cioè la libertà, l’uguaglianza e la fraternità,
abbiano un’origine cristiana, anche se per la loro affermazione sono stati
commessi orrori e gravi crimini. Analogamente il valore della persona
come base della convivenza umana è entrato nella storia attraverso il
Cristianesimo. Come corollario della visione sopra esposta si afferma che i
simboli cristiani, come la croce e il presepe, appartengono alla tradizione
europea e perciò vanno difesi con fermezza. Queste considerazioni, nonostante
le ‘buone’ intenzioni, potrebbero approdare ad esiti opposti, ovvero alla
banalizzazione della religione cristiana. Esigere infatti che la croce o il
presepe vadano tutelati e rispettati non come simboli di un intimo
convincimento spirituale, ma in quanto parte irrinunciabile dell’arte e della
tradizione europea, rischia di degradare il Cristianesimo a mera matrice
culturale comune dei popoli europei disconoscendone il valore di religione.
Roberto Rapaccini
Grammatica del mondo islamico, Medio Oriente, dialogo interreligioso, interetnico e multiculturale, questioni di geopolitica, immigrazione.
lunedì 9 novembre 2020
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