RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

sabato 7 novembre 2020

IL RECENTE RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULL’EGITTO (6 dicembre 2019)

 In un recente rapporto sull’Egitto Amnesty International ha esaminato il ruolo della Procura Suprema per la Sicurezza dello Stato definendola un minaccioso strumento di repressione. Il Rapporto ritiene che l’organo giudiziario sia responsabile della violazione sistematica dei diritti di libertà e delle condizioni che garantiscono l’equità dei processi, disponendo inoltre l’immotivata detenzione di migliaia di persone. La Procura è complice degli abusi commessi dalle forze di polizia e di sicurezza, segnatamente maltrattamenti, torture, sparizioni. Da un punto di vista normativo questa arbitraria repressione si avvale, forzandone i limiti, della legislazione per il contrasto del terrorismo.  Il Rapporto esamina 138 casi di persone arrestate dalla Procura Suprema dal 2013 al 2019. Di questi casi, 56 riguardano soggetti arrestati per aver partecipato a manifestazioni o per aver pubblicato dichiarazioni sui social network, mentre 76 persone sono state ristrette per le loro iniziative in favore del rispetto dei diritti. 6 persone sono state accusate di essere coinvolte in atti di violenza. Il Rapporto si occupa anche di 112 casi di sparizione di persone per periodi fino a 183 giorni. Di queste scomparse si ritiene responsabile prevalentemente l’Agenzia per la sicurezza nazionale con la complicità della Procura che rifiuta sistematicamente di disporre indagini sulle relative denunce. La Procura nei processi si avvale spesso di confessioni estorte con la tortura. In alcuni di questi processi, gli imputati, giudicati colpevoli, sono stati condannati a morte. Nonostante il frequente ricorso a questi mezzi illegali, la dura repressione sembra incapace di arginare le proteste. Roberto Rapaccini