RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

lunedì 9 novembre 2020

ARABIA SAUDITA E TERRORISMO (31.7.2019)

Qualche giorno fa il network Al Jazeera ha comunicato che il terrorista pakistano Khalid Sheikh Mohammed, attualmente detenuto nel campo di prigionia di Guantanamo in quanto accusato di gravissimi crimini tra cui importanti responsabilità nell’attacco al World Trade Center l’11 settembre del 2001, sarebbe disponibile a evidenziare nel corso di un procedimento giudiziario il coinvolgimento dell’Arabia Saudita negli attacchi terroristici del 2001, qualora le autorità statunitensi rinuncino alla richiesta di pena capitale nei suoi confronti.  Probabilmente la decisione sull’istanza risentirà anche di valutazioni extragiudiziali e in particolare di carattere politico. Com’è noto la monarchia Saudita è di fede religiosa ‘wahabita’, una versione estremamente rigida dell’Islam che insiste su un'interpretazione rigorosamente letterale del Corano. Sono stati spesso evidenziati legami fra potentati sauditi e fondamentalisti islamici in Paesi europei anche attraverso il supporto al ‘wahabismo’ mediante organizzazioni filantropiche come la World Assembly of Muslim Youth che fa parte della Lega mondiale islamica (è una ONG con sede principale a Jeddah, in Arabia Saudita, dove è stata fondata nel 1972; il suo obiettivo principale è quello di diffondere gli insegnamenti del vero Islam). Tuttavia l’Arabia Saudita è un tradizionale e strategico alleato, anche in funzione anti-iraniana, degli Stati Uniti. Questa alleanza (rafforzata anche da importanti accordi commerciali) sembra essersi ulteriormente consolidata sotto l’amministrazione Trump. Pertanto anche se viene segnalata da parte di alcuni politici e funzionari occidentali l’opportunità di imporre all’Arabia Saudita sanzioni per fermare il finanziamento di gruppi estremisti di matrice islamica, sembra improbabile che verranno gravate da embargo le esportazioni di petrolio saudite (come è avvenuto per l’Iran per il suo programma nucleare). Successivamente, qualche giorno dopo l’articolo di al Jazeera, in Arabia Saudita il network Arab News riprendendo un tweet del New York Times, ha sostenuto che si può affermare ‘con certezza’ che il Qatar (potenza regionale rivale dell’Arabia Saudita) supporta il terrorismo.  Anche attraverso l’accusa di finanziare il terrorismo di matrice islamica si consuma il latente conflitto regionale nel Golfo Persico per la leadership sunnita nel mondo arabo. Roberto Rapaccini