RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

venerdì 3 gennaio 2025

PRIME RIFLESSIONI SULL’ATTENTATO DI NEW ORLEANS (2025)

PRIME RIFLESSIONI SULL’ATTENTATO DI NEW ORLEANS

Com’è noto, nelle prime ore del nuovo anno nel quartiere turistico di New Orleans almeno quindici persone sono state uccise e più di trenta ferite da un veicolo, con all’interno una bandiera dello Stato Islamico, lanciato contro un assembramento di persone. La tragica vicenda solleva numerose questioni correlate alla sicurezza pubblica, alla prevenzione del terrorismo, alla salute mentale. L’uso di un veicolo per travolgere la folla con  l’impiego di armi da fuoco e ordigni esplosivi - le esplosioni attirano attenzione, confondono i soccorritori e prolungano l'effetto psicologico del terrore - sono le modalità di una strategia pianificata per massimizzare vittime e caos. Questo modus operandi viene ordinariamente associato a gruppi terroristici di matrice fondamentalista come lo Stato Islamico che, pubblicizzando le proprie iniziative attraverso la propaganda online e i social media, sono fonte di ispirazione per altri gruppi criminali e, come probabilmente in questo caso, per lupi solitari, ovvero per individui che agiscono autonomamente, ispirati da un’ideologia senza necessariamente appartenere a una rete terroristica organizzata. La facilità con cui queste idee possono circolare e raggiungere persone in tutto il mondo rende difficile prevenire atti di questo tipo. La propaganda dell’Isis e di altri gruppi fondamentalisti di matrice islamista mediante social media si rivolge a soggetti vulnerabili per diffondere messaggi che attraggono individui con profili psicologici simili a quello di Jabbar, per finalizzare il loro disagio con atti di violenza. Come detto in un precedente articolo di Dentro la notizia, questo fenomeno è stato definito islamizzazione del radicalismo. I video postati sui social media poco prima dell’attacco e le sue modalità, come detto, suggeriscono una connessione ideologica dell’autore con l’Isis, anche se probabilmente non c’è stato un diretto coinvolgimento operativo. L’influenza della propaganda online impone alle piattaforme digitali un’intensificazione degli sforzi per rimuovere contenuti estremisti e una maggiore collaborazione con le autorità per identificare utenti pericolosi. L’attacco lascia ferite profonde, non solo nelle vittime dirette ma anche nella comunità americana. Colpire un luogo simbolico e affollato come Bourbon Street mina il senso di sicurezza e rischia di alimentare il panico. Inoltre, gli attacchi di matrice ideologica possono esacerbare tensioni etniche e religiose, generando pregiudizi o alimentando la retorica di esclusione. La comunità di New Orleans, nota per la sua vitalità e diversità, dovrà affrontare un difficile processo per tornare alla normalità. Supporto psicologico, memoriali e iniziative di coesione saranno fondamentali. Nella personalità dell’attentatore Shamsud-Din Jabbar confluiscono un complesso di elementi che sono il prodotto di  esperienze passate intense e, forse,  di un presente segnato da conflitti e lacerazioni interiori. Jabbar  infatti aveva prestato servizio per molti anni nell’esercito americano, incluso un periodo  trascorso in Afghanistan. Quest’ultima esperienza potrebbe averlo esposto a traumi psicologici, a lesioni emotive profonde e ad una visione distorta della violenza come strumento legittimo per affrontare conflitti. Dopo il congedo dall’esercito Jabbar ha lavorato nel settore immobiliare con probabili difficoltà di adattamento alla vita civile. Il difficile passaggio da una esistenza ricca di scopo e azione, come quella militare, a una routine ordinaria, priva dello stesso livello di significato, insieme al senso di isolamento, alla perdita di scopo e alle difficoltà emotive comuni tra i veterani, probabilmente ha lasciato una traccia condizionante nella sua personalità. Questo aspetto dell’atto criminale sottolinea il carattere indispensabile di un miglioramento del sostegno psicologico e sociale per i veterani, che spesso sono segnati da  traumi invisibili. Programmi di reinserimento realmente  efficaci possono ridurre il rischio di queste e analoghe fatali derive psicologiche. Inoltre, le forze dell’ordine e i servizi di soccorso devono essere sempre più preparati a rispondere a situazioni complesse e imprevedibili. Le autorità locali e federali hanno reagito rapidamente all’attacco, ma l’evento evidenzia alcune lacune strutturali. Nonostante le attività online di Jabbar, non è stato possibile prevenire l’attacco. Ciò sottolinea la necessità di strumenti più avanzati per monitorare e intervenire su potenziali minacce. La rapida neutralizzazione di Jabbar ha impedito ulteriori vittime, ma la presenza di ordigni esplosivi non detonati dimostra quanto sarebbe potuto essere più devastante l’evento. Dato che l’ideologia di riferimento è transnazionale, è sicuramente essenziale rafforzare la cooperazione per contrastare il terrorismo globalizzato.

Roberto Rapaccini