RASSEGNA STAMPA S.

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• Il Passato sarà un buon rifugio, ma il Futuro è l'unico posto dove possiamo andare. (Renzo Piano) •

PAESI DELLA LEGA ARABA

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TESTO SC.

La differenza tra propaganda e istruzione viene spesso così definita: la propaganda impone all’uomo ciò che deve pensare, mentre l’istruzione insegna all’uomo come dovrebbe pensare. (Sergej Hessen)

venerdì 20 novembre 2020

L’ISLAM È SEMPRE POLITICO (8.1.2019)


Spesso al termine Islam viene associato l’aggettivo ‘politico’. Questo attributo, salvo che si vogliano enfatizzare aspetti peculiari della religione musulmana, è inutile in quanto non aggiunge, né qualifica o circoscrive la parola a cui si riferisce. L’Islam è ‘politico’, in quanto, prima di essere una religione, è un’ideologia.  La fede religiosa infatti può essere vissuta in due modi: o come rapporto individuale tra l’uomo e il trascendente, o come dimensione afferente la collettività. In questo secondo caso è uno strumento per l’affermazione di un assetto sociale ispirato a un’etica confessionale. L’adesione a una fede religiosa, anche quando rimane confinata nella sfera individuale, ha spesso una proiezione esterna, in quanto può chiedere al fe­dele il proselitismo (l’apostolato per i cristiani), ovvero iniziative finalizzate ad estendere la condivisione della fede. Come corollario nella società civile anche in questo caso si diffondono principi di matrice confessionale (ad esempio, la solidarietà e la fratellanza nel caso del Cristianesimo). Tuttavia in questa ipotesi la trasformazione della società è solo un effetto del proselitismo, non il suo obiettivo principale. Quando invece la fede è vissuta come ideologia, come nel caso dell’Islam, al proselitismo si sostituisce la militanza, cioè l’impegno collettivo dei fedeli per promuovere con ogni mezzo, compreso il ricorso alla violenza, l’instaurazione di un ordine sociale nel quale le leggi civili sono sosti­tuite progressivamente da un ordinamento plasmato sulla legge divina. Anche nei Paesi a maggioranza islamica che cercano con apprezzabile intenzione di percorrere la via della democrazia e della laicità (come la Tunisia), il Corano rimane uno strumento di riferimento irrinunciabile, in quanto negli ordinamenti di questi Paesi in maniera esplicita o implicita sono previsti meccanismi istituzionali che in concreto evitano che la vita civile si articoli in maniera contraddittoria o semplicemente autonoma dai principi dell’Islam.    Roberto Rapaccini